Dovresti acquistare azioni Intesa San Paolo adesso?
Al 9 maggio 2025, il titolo Intesa Sanpaolo quota circa €4,83 per azione, con un volume medio giornaliero di circa 40 milioni di azioni, dati che confermano un interesse solido e duraturo tra gli investitori retail e istituzionali. I recenti risultati trimestrali hanno segnato un utile netto in crescita del 13,6% rispetto all’anno precedente, trainato soprattutto dalla forte performance nelle commissioni da Wealth Management e Advisory. Il mercato ha accolto positivamente anche l’annuncio di un imminente buyback da €2 miliardi e la conferma di una previsione di utile netto per il 2025 oltre €9 miliardi, rafforzando la percezione di stabilità e lungimiranza del gruppo. Tra i principali catalizzatori si segnalano la digitalizzazione accelerata delle piattaforme bancarie e la posizione di leadership in Italia, mentre l’acquisizione di First Bank in Romania consolida ulteriormente la presenza internazionale. Il settore bancario europeo sta vivendo una fase di normalizzazione dopo la stretta monetaria, e Intesa risponde con livelli di solidità patrimoniale e di efficienza operativa tra i migliori della regione. Il target price stimato dal consensus di oltre 32 banche nazionali e internazionali si attesta a circa €6,30, riflettendo una visione di crescita costruttiva e sostenibile nel medio periodo.
- ✅Crescita sostenuta dell’utile netto e commissioni ai massimi storici trimestre su trimestre.
- ✅Rendimento del dividendo tra i più elevati del settore bancario europeo.
- ✅Efficiente trasformazione digitale: oltre il 62% degli applicativi bancari è già su cloud.
- ✅Solida posizione patrimoniale con CET1 ratio in aumento (13,3%).
- ✅Leadership indiscussa nel wealth management e presenza internazionale in espansione.
- ❌Margini d’interesse sensibili a eventuali riduzioni dei tassi BCE nei prossimi trimestri.
- ❌Esposizione moderata a rischi geopolitici nei mercati dell’Europa dell’Est.
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Dovresti acquistare azioni Intesa San Paolo adesso?
Al 9 maggio 2025, il titolo Intesa Sanpaolo quota circa €4,83 per azione, con un volume medio giornaliero di circa 40 milioni di azioni, dati che confermano un interesse solido e duraturo tra gli investitori retail e istituzionali. I recenti risultati trimestrali hanno segnato un utile netto in crescita del 13,6% rispetto all’anno precedente, trainato soprattutto dalla forte performance nelle commissioni da Wealth Management e Advisory. Il mercato ha accolto positivamente anche l’annuncio di un imminente buyback da €2 miliardi e la conferma di una previsione di utile netto per il 2025 oltre €9 miliardi, rafforzando la percezione di stabilità e lungimiranza del gruppo. Tra i principali catalizzatori si segnalano la digitalizzazione accelerata delle piattaforme bancarie e la posizione di leadership in Italia, mentre l’acquisizione di First Bank in Romania consolida ulteriormente la presenza internazionale. Il settore bancario europeo sta vivendo una fase di normalizzazione dopo la stretta monetaria, e Intesa risponde con livelli di solidità patrimoniale e di efficienza operativa tra i migliori della regione. Il target price stimato dal consensus di oltre 32 banche nazionali e internazionali si attesta a circa €6,30, riflettendo una visione di crescita costruttiva e sostenibile nel medio periodo.
- ✅Crescita sostenuta dell’utile netto e commissioni ai massimi storici trimestre su trimestre.
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- ✅Solida posizione patrimoniale con CET1 ratio in aumento (13,3%).
- ✅Leadership indiscussa nel wealth management e presenza internazionale in espansione.
- Cos’è Intesa San Paolo?
- Quanto valgono le azioni di Intesa San Paolo?
- La nostra analisi completa sulle azioni Intesa San Paolo
- Come acquistare azioni Intesa San Paolo in Italy?
- I nostri 7 consigli per acquistareazioni Intesa San Paolo
- Le ultime notizie su Intesa San Paolo
- FAQ
Perché fidarsi di HelloSafe?
Da HelloSafe, il nostro esperto monitora l’andamento delle azioni Intesa San Paolo da oltre tre anni. Ogni mese, centinaia di migliaia di utenti in Italia si affidano a noi per analizzare le tendenze del mercato e individuare le migliori opportunità di investimento. Le nostre analisi sono fornite esclusivamente a scopo informativo e non costituiscono consulenza in materia di investimenti. In conformità con la nostra carta etica, non siamo mai stati, e mai saremo, remunerati da Intesa San Paolo.
Cos’è Intesa San Paolo?
Indicatore | Valore | Analisi |
---|---|---|
🏳️ Nazionalità | Italia | Leader bancario nazionale, presenza strategica rafforzata anche nell’Europa dell’Est. |
💼 Mercato | Euronext Milano | Quotata sul principale listino italiano, riferimento per investitori locali e internazionali. |
🏛️ Codice ISIN | IT0000072618 | ISIN unico per identificare il titolo Intesa Sanpaolo sulle borse mondiali. |
👤 CEO | Carlo Messina | Guida l’istituto dal 2013, noto per la strategia di crescita e solidità patrimoniale. |
🏢 Capitalizzazione di mercato | €85,68 miliardi | Conferma la banca fra le top del settore europeo per valore e stabilità. |
📈 Ricavi | ~€29 miliardi (proiezione 2025) | Ricavi in leggera crescita, sostenuti dalla diversificazione e dall’aumento delle commissioni. |
💹 EBITDA | ~€17 miliardi (proiezione 2025) | Margini robusti grazie a gestione efficiente e basso cost/income ratio. |
📊 Rapporto P/E (Prezzo/Utili) | 9,08 | Valutazione attraente; multiplo inferiore alla media del settore, evidenzia potenziale di upside. |
Quanto valgono le azioni di Intesa San Paolo?
Il prezzo delle azioni Intesa Sanpaolo è in crescita questa settimana. Attualmente il titolo quota €4,83, con un aumento dello 0,42% nelle ultime 24 ore e un rialzo settimanale del 2,79%.
La capitalizzazione di mercato ha raggiunto €85,68 miliardi, mentre il volume medio giornaliero negli ultimi tre mesi si attesta attorno ai 40 milioni di azioni.
Indicatore | Valore |
---|---|
Rapporto prezzo/utili (P/E) | 9,08 |
Rendimento da dividendo | 7,83% |
Beta | 1,15 |
Dinamismo e solidità rendono Intesa Sanpaolo una scelta da valutare sia per chi cerca crescita che stabilità, pur in un contesto di volatilità moderata.
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Abbiamo esaminato in profondità i risultati finanziari più recenti di Intesa Sanpaolo, unitamente all’andamento del titolo negli ultimi tre anni e al relativo posizionamento rispetto ai principali competitor del settore bancario europeo. I nostri algoritmi proprietari hanno integrato dati di bilancio, segnali tecnici di mercato e trend macroeconomici per offrire una visione a 360° sull’azione ISP. Perché, dunque, Intesa Sanpaolo potrebbe rappresentare nuovamente nel 2025 un punto d’accesso strategico al settore bancario paneuropeo?
1. Performance recente e contesto di mercato
Negli ultimi dodici mesi il titolo Intesa Sanpaolo ha segnato una performance eccezionale, con un rialzo del +34,48%, superando nettamente sia l’indice FTSE MIB che i principali peer europei. L’attuale quotazione (€4,8325 al 9 maggio 2025) riflette una progressione costante, confermata anche dalla crescita settimanale (+2,79%) e semestrale (+25,99%). Questo movimento ascendente dei prezzi viene sostenuto da volumi medi di scambio molto elevati (circa 40 milioni di azioni al giorno), una dinamica che testimonia la fiducia degli investitori istituzionali e retail nei confronti della banca.
Gli ultimi eventi societari sono stati fortemente positivi: la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2025 ha confermato un utile netto in crescita del 13,6% e un piano di buyback da €2 miliardi al via a giugno, elementi che consolidano una tendenza rialzista alimentando attese positive anche per la seconda parte dell’anno. Dal punto di vista macro, la progressiva stabilizzazione economica in Italia e zona euro, insieme a segnali di ripresa sul fronte investimenti, crea un terreno particolarmente favorevole alle banche commerciali ben capitalizzate come Intesa Sanpaolo.
2. Analisi tecnica: segnali solidamente rialzisti
L’analisi tecnica rafforza la narrativa ottimista: il titolo si muove stabilmente sopra tutte le principali medie mobili (20, 50, 100 e 200 giorni), segnalando un’impostazione rialzista di breve, medio e lungo termine. L’RSI a 14 giorni si attesta a 64,9, confermando un momentum favorevole ma ancora non in zona di ipercomprato. Il MACD è positivo da varie settimane, con la linea di segnale nettamente sopra la trigger-line, suggerendo che la pressione in acquisto rimane dominante.
Particolarmente interessanti sono i livelli tecnici: il titolo, dopo aver superato con decisione la resistenza a €4,83, si sta avvicinando alla soglia psicologica dei €5,00, considerata dagli analisti un target chiave per il 2025. I supporti si collocano in area €4,67 e €4,60, zone che negli ultimi mesi hanno agito da trampolino per nuovi impulsi rialzisti. La chiusura settimanale sui massimi rappresenta un ulteriore segnale che il titolo potrebbe essere all’inizio di una nuova fase di espansione, creando condizioni ideali per un posizionamento strategico in ottica bullish.
3. Fondamentali solidi e prospettive in miglioramento
- Utile netto primo trimestre 2025: €2,615 miliardi (+13,6% rispetto al Q1 2024)
- Cost/Income ratio: 38%, tra i migliori del settore, segno di efficienza operativa superiore
- Commissioni nette: +7%, valore trainante grazie all’espansione del Wealth Management e dell’Advisory
- Common Equity Tier 1 ratio: 13,3%, al top tra le banche europee per solidità patrimoniale
- NPL ratio: soli 1,2%, che conferma una qualità del credito gestita con disciplina e vision di lungo termine
- Costo del rischio annualizzato: solo 21 punti base, riflesso di un approccio prudenziale
A livello previsionale, Intesa Sanpaolo conferma per il 2025 un utile netto superiore a €9 miliardi e un payout ratio cash al 70%, con una politica di remunerazione agli azionisti decisamente attrattiva: il rendimento del dividendo è superiore al 7,8%, livello difficilmente replicabile da altri big del comparto. La valutazione è ancora molto ragionevole, come dimostrano P/E 9,08 e forward P/E 8,55: multipli inferiori rispetto a molte banche concorrenti, che lasciano margini per ulteriori rivalutazioni qualora il ciclo positivo dovesse consolidarsi.
4. Volumi e liquidità a sostegno del trend
Uno dei tratti distintivi del titolo ISP resta la sua eccellente liquidità: il volume medio di 40 milioni di azioni scambiate al giorno segnala una profondità di mercato ideale per ogni strategia, dallo scalping al posizionamento di lungo periodo. Questa dinamicità negli scambi tende inoltre a ridurre la volatilità anomala e favorisce l’ingresso di nuovi investitori, con la conseguenza di rafforzare la validità dei principali supporti e la capacità del titolo di reagire prontamente agli impulsi positivi.
Il flottante risulta ampio e ben distribuito, consentendo una valorizzazione dinamica del titolo in presenza di news catalizzatrici o eventi price sensitive. La presenza di investitori istituzionali di peso garantisce un floor di stabilità in grado di sostenere fasi di consolidamento, rendendo l’azione appetibile anche nei momenti di mercato meno lineari.
5. Catalizzatori e fattori di crescita futura
- Buyback da €2 miliardi: Programma avviato a giugno 2025, destinato a incrementare la redditività per azione e sostenere le quotazioni.
- Espansione internazionale: L’acquisizione di First Bank in Romania apre nuove opportunità di business in contesti ad alta crescita, mentre la presenza rafforzata nell’Est Europa limita l’esposizione ai mercati domestici ormai maturi.
- Innovazione e digitalizzazione: Con il 62% degli applicativi in cloud e 63 nuovi progetti innovativi nel solo Q1 2025, la banca si posiziona ai vertici della trasformazione digitale europea.
- Leadership ESG: Il forte impegno su clima e tematiche sociali si traduce non solo in reputazione, ma anche in vantaggi competitivi e possibilità di accesso a capitali a costi inferiori.
- Political & regulatory tailwind: La prospettiva di una politica dei tassi BCE “più accomodante” tendenzialmente favorisce la ripresa della domanda di credito, senza incidere eccessivamente negativamente sui margini grazie al forte contributo delle commissioni.
Le prospettive restano, dunque, ottimistiche per chi è alla ricerca di un’esposizione a un blue-chip del settore bancario solido e innovativo, con fondamentali robusti e visione strategica di medio-lungo termine.
6. Strategie operative ed argomentazioni d’ingresso
- Breve termine: Il superamento della resistenza a €4,83 e l’avvicinamento all’area €5,00 possono offrire spunti operativi su eventuali pull-back verso i supporti principali.
- Medio termine: Equity story solida, buyback imminente, dividendo elevato e trend tecnico positivo creano le condizioni per un posizionamento proiettato ai risultati di metà anno e alla distribuzione dei dividendi.
- Lungo termine: La comprovata capacità di innovazione, la crescita delle commissioni, la leadership nel wealth management e l’espansione internazionale fanno di ISP una scelta potenzialmente strategica per la costruzione di un portafoglio difensivo e orientato alla sostenibilità.
La strutturale sottovalutazione del titolo rispetto ai fondamentali, unita ai catalizzatori in arrivo, suggerisce che il timing attuale può rappresentare per molti investitori un punto di ingresso favorevole, anche in ottica di piramidazione o accumulo graduale.
7. È il momento giusto per (ri)considerare Intesa Sanpaolo?
In sintesi, i principali elementi che rafforzano la validità di Intesa Sanpaolo come opportunità nel 2025 sono:
- Performance sopra media di settore, trend tecnico e fondamentale positivo
- Solidità patrimoniale tra le più elevate in Europa
- Dividendo molto attraente e politica di remunerazione prevedibile e generosa
- Multipli di valutazione contenuti consapevoli delle potenzialità di ulteriore crescita
- Innovazione accelerata e chiara leadership ESG
- Prospettive di espansione internazionale e nuovi progetti digitali
- Supporto da parte della comunità istituzionale e flottante bilanciato
In un contesto in cui la selezione di valore è sempre più centrale, Intesa Sanpaolo sembra rappresentare un eccellente punto d’ingresso per coloro che cercano visibilità, resilienza e potenziale upside nel settore bancario europeo. L’equilibrio tra rendimento, solidità, innovazione ed efficienza operativa conferisce infatti a ISP caratteristiche ideali per essere presa in forte considerazione dagli investitori più attenti al risk/reward.
Mai come ora Intesa Sanpaolo appare posizionata per inaugurare una nuova fase di crescita: la combinazione di fondamentali solidi, momentum tecnico e catalizzatori strategici proietta il titolo tra le occasioni più convincenti del listino italiano per il 2025.
Come acquistare azioni Intesa San Paolo in Italy?
Acquistare azioni Intesa Sanpaolo oggi è semplice e sicuro grazie alle piattaforme online offerte dai broker regolamentati dalla Consob o altri enti europei. Puoi scegliere tra due modalità principali: l’acquisto “cash” diretto delle azioni (spot) oppure l’operatività tramite CFD (Contract for Difference), che permette strategie più dinamiche e l’utilizzo della leva finanziaria. Entrambe le opzioni sono accessibili anche a piccoli investitori e richiedono pochi minuti per essere avviate. Se sei incerto su quale piattaforma scegliere, più in basso troverai una comparazione aggiornata dei broker più affidabili in Italia.
Acquisto “cash” delle azioni Intesa Sanpaolo
Con l’acquisto diretto (“cash”) diventi effettivamente proprietario delle azioni Intesa Sanpaolo e puoi beneficiare di eventuali dividendi. L’operazione avviene tramite un conto titoli presso una banca o broker online regolamentato. Le commissioni sono generalmente una quota fissa per ogni ordine, che oscilla di solito tra 2€ e 10€ per operazione.
Esempio pratico
Il prezzo attuale di Intesa Sanpaolo è €4,83 per azione. Con un investimento di 1.000€, dopo una commissione fissa di circa 5€, puoi acquistare circa 205 azioni.
✔️ Scenario di guadagno:
Se il prezzo per azione sale del 10% (quindi da €4,83 a circa €5,31), il tuo pacchetto vale ora circa 1.100€.
Risultato: +100€ di guadagno lordo, cioè +10% sul capitale investito.
Trading su Intesa Sanpaolo tramite CFD
Scegliendo di fare trading con i CFD su Intesa Sanpaolo, non possiedi direttamente le azioni, ma puoi speculare sulle variazioni di prezzo sia al rialzo che al ribasso, utilizzando la leva finanziaria. I costi sono composti principalmente dallo spread (la differenza tra prezzo d’acquisto e vendita) e, in caso di posizioni overnight, da un piccolo interesse giornaliero (overnight fee).
Esempio pratico
Supponiamo di investire 1.000€ su CFD con leva 5:1, ottenendo esposizione per 5.000€.
✔️ Scenario di guadagno:
Se il titolo sale dell’8%, il guadagno teorico sul totale è dell’8% x 5 = 40%.
Risultato: +400€ di profitto su un investimento di 1.000€ (al netto delle commissioni e costi di overnight).
Consigli finali
Prima di investire è essenziale confrontare attentamente costi e servizi dei diversi broker: commissioni di acquisto, spread, accesso a Borsa Italiana, presenza di piattaforme semplici da usare e assistenza in italiano. La scelta migliore dipende dai tuoi obiettivi: preferisci il possesso diretto, la ricezione di dividendi e la semplicità? Oppure la flessibilità e la leva dei CFD? In ogni caso, considera la comparazione che trovi più in basso nella pagina per scegliere la soluzione più in linea con le tue esigenze. Buon investimento!
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📊 Step | 📝 Consiglio specifico per Intesa San Paolo |
---|---|
Analizza il mercato | Valuta l’andamento di Intesa Sanpaolo su Euronext Milan, monitorando i trend rialzisti confermati sia dai recenti risultati finanziari che dagli indicatori tecnici come RSI e MACD. |
Scegli la piattaforma giusta | Preferisci una piattaforma che offra accesso diretto alla Borsa Italiana, costi di commissione competitivi e la possibilità di investire facilmente in azioni italiane come ISP. |
Definisci il tuo budget | Considera che Intesa Sanpaolo, con una solida capitalizzazione e un rendimento da dividendo elevato, può essere adatta sia a piccoli budget che a capitali più consistenti; diversifica sempre per ridurre il rischio. |
Scegli una strategia (breve o lungo periodo) | Valuta una strategia di lungo termine per beneficiare di rendimento da dividendo, business stabile e crescita potenziale, oppure sfrutta movimenti tecnici, ad esempio vicino ai supporti e resistenze individuate. |
Monitora notizie e risultati finanziari | Segui con attenzione le trimestrali, i piani di buyback annunciati e gli aggiornamenti sulle acquisizioni, poiché influenzano direttamente la quotazione e le prospettive di Intesa Sanpaolo. |
Utilizza strumenti di gestione del rischio | Imposta ordini stop-loss per proteggere il tuo capitale e considera le soglie tecniche (es. €4,60 come supporto critico) al fine di gestire la volatilità del titolo. |
Vendi al momento giusto | Prendi profitto in prossimità di resistenze importanti come €5,00 oppure valuta la vendita in caso di novità macroeconomiche o geopolitiche che possano incidere sui risultati della banca. |
Le ultime notizie su Intesa San Paolo
Intesa Sanpaolo registra nuovi massimi settimanali con performance di +2,79% e chiusura sopra la prima resistenza.
Il titolo Intesa Sanpaolo ha mostrato una dinamica fortemente positiva negli ultimi sette giorni, segnando un incremento settimanale del 2,79% e fissando nuovi massimi grazie alla chiusura sopra quota €4,83 – livello considerato una resistenza chiave. Il trend rialzista risulta confermato da tutti i principali indicatori tecnici, con il prezzo superiore a tutte le medie mobili rilevanti (20, 50, 100 e 200 giorni), un RSI in area 64,9 che suggerisce forza ma non ancora condizioni di ipercomprato e un MACD su valori positivi. Questo contesto evidenzia un sentiment costruttivo da parte del mercato domestico, rafforzato anche dall’aumentata liquidità e dalla capitalizzazione che ha raggiunto €85,68 miliardi.
Risultati trimestrali sopra le attese con utile netto in crescita del 13,6% e cost/income tra i migliori in Europa.
Nel primo trimestre 2025, il gruppo ha conseguito un utile netto di €2,615 miliardi, superando le attese con una crescita del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. I proventi operativi netti sono avanzati a €6,792 miliardi (+0,5%), mentre le commissioni nette – principale motore del wealth management e advisory – sono cresciute del 7%. Il cost/income ratio si attesta al 38%, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici di efficienza operativa tra le banche europee, elemento che contribuisce alla fiducia degli investitori italiani in una gestione orientata al contenimento dei costi e alla redditività sostenibile.
Buyback da €2 miliardi annunciato con avvio a giugno 2025 conferma la forte creazione di valore per gli azionisti.
La recente comunicazione di un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie per un importo massimo di €2 miliardi, che prenderà il via a giugno, rappresenta un chiaro segnale di forza finanziaria e di impegno verso la remunerazione degli azionisti. L’operazione è sostenuta anche da una guidance confermata di utile netto 2025 sopra i €9 miliardi e da un payout ratio in cash superiore al 70%. In aggiunta, il prossimo dividendo previsto di €0,171 per azione con stacco il 18 maggio rafforza ulteriormente l’appeal del titolo per gli investitori italiani che cercano rendimento e solidità.
Miglioramento continuo degli indicatori patrimoniali con CET1 ratio al 13,3% e riduzione dell’incidenza dei crediti deteriorati.
Intesa Sanpaolo ha ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale, chiudendo il trimestre con un CET1 ratio al 13,3%, in crescita di 45 punti base, confermando una delle migliori patrimonializzazioni del sistema bancario europeo e italiano. L’incidenza dei crediti deteriorati è scesa all’1,2% al netto delle rettifiche (1% secondo la metodologia EBA) e il costo del rischio annualizzato si mantiene contenuto a soli 21 punti base. Questi dati costituiscono una leva fondamentale di resilienza in caso di volatilità macroeconomica e rappresentano un punto di riferimento per la fiducia dei risparmiatori locali.
Espansione nei servizi innovativi e posizione dominante nel mercato locale rafforzano le prospettive future.
La banca conferma investimenti strategici su digitalizzazione e innovazione, con già il 62% degli applicativi in cloud e 63 progetti innovativi rilasciati solo nel primo trimestre. Contestualmente si rafforzano i segmenti a più alto valore, in particolare Wealth Management, Protection & Advisory, contribuendo all’aumento delle commissioni. Intesa Sanpaolo riafferma la propria leadership nazionale, combinando presenza capillare sul territorio, solidità finanziaria, attenzione ESG e focus sulle nuove esigenze della clientela italiana, elementi che gettano solide basi per la crescita nei trimestri successivi.
FAQ
Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Intesa San Paolo?
L’azione Intesa San Paolo distribuisce regolarmente dividendi. L’ultimo dividendo annunciato è di €0,171 per azione, con data di stacco fissata al 18 maggio 2025 e pagamento il 20 maggio 2025. Questo conferma la solida politica di payout del gruppo, che storicamente mantiene un’elevata distribuzione agli azionisti in linea con la sua strategia di crescita sostenibile nel settore bancario italiano.
Quali sono le previsioni per l’azione Intesa San Paolo nel 2025, 2026 e 2027?
Secondo le proiezioni basate sul prezzo attuale di €4,8325, la quotazione stimata è di €6,28 a fine 2025, €7,25 a fine 2026 e €9,66 a fine 2027. L’ottimismo sulle prospettive di Intesa San Paolo è rafforzato dalla crescita degli utili, dal ruolo dominante in Italia, dagli investimenti digitali e dai solidi fondamentali di bilancio.
Dovrei vendere le mie azioni Intesa San Paolo?
Mantenere le azioni Intesa San Paolo può essere una scelta da considerare visto il valore attuale, la redditività resiliente e la strategia di lungo termine. Storicamente il gruppo ha mostrato stabilità sia nei dividendi sia nella crescita degli utili, mentre le recenti acquisizioni e investimenti tecnologici rafforzano la posizione competitiva. Se si cercano prospettive di rendimento in un settore solido, il mantenimento risulta coerente con i fondamentali osservati.
Come sono tassati i dividendi e le plusvalenze delle azioni Intesa San Paolo in Italia?
In Italia i dividendi di Intesa San Paolo sono soggetti a ritenuta fiscale del 26% per le persone fisiche. Le azioni sono idonee all’investimento tramite Piani Individuali di Risparmio (PIR), che possono offrire vantaggi fiscali sulle plusvalenze se detenute per almeno cinque anni. È importante verificare i limiti d’investimento e le condizioni previste dai PIR per beneficiare effettivamente delle agevolazioni.
Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Intesa San Paolo?
L’azione Intesa San Paolo distribuisce regolarmente dividendi. L’ultimo dividendo annunciato è di €0,171 per azione, con data di stacco fissata al 18 maggio 2025 e pagamento il 20 maggio 2025. Questo conferma la solida politica di payout del gruppo, che storicamente mantiene un’elevata distribuzione agli azionisti in linea con la sua strategia di crescita sostenibile nel settore bancario italiano.
Quali sono le previsioni per l’azione Intesa San Paolo nel 2025, 2026 e 2027?
Secondo le proiezioni basate sul prezzo attuale di €4,8325, la quotazione stimata è di €6,28 a fine 2025, €7,25 a fine 2026 e €9,66 a fine 2027. L’ottimismo sulle prospettive di Intesa San Paolo è rafforzato dalla crescita degli utili, dal ruolo dominante in Italia, dagli investimenti digitali e dai solidi fondamentali di bilancio.
Dovrei vendere le mie azioni Intesa San Paolo?
Mantenere le azioni Intesa San Paolo può essere una scelta da considerare visto il valore attuale, la redditività resiliente e la strategia di lungo termine. Storicamente il gruppo ha mostrato stabilità sia nei dividendi sia nella crescita degli utili, mentre le recenti acquisizioni e investimenti tecnologici rafforzano la posizione competitiva. Se si cercano prospettive di rendimento in un settore solido, il mantenimento risulta coerente con i fondamentali osservati.
Come sono tassati i dividendi e le plusvalenze delle azioni Intesa San Paolo in Italia?
In Italia i dividendi di Intesa San Paolo sono soggetti a ritenuta fiscale del 26% per le persone fisiche. Le azioni sono idonee all’investimento tramite Piani Individuali di Risparmio (PIR), che possono offrire vantaggi fiscali sulle plusvalenze se detenute per almeno cinque anni. È importante verificare i limiti d’investimento e le condizioni previste dai PIR per beneficiare effettivamente delle agevolazioni.