Dovresti acquistare azioni Exor adesso?
Al 10 maggio 2025, le azioni Exor si attestano intorno a €85,40, con un volume medio giornaliero di 236.541 titoli scambiati su Euronext Amsterdam. Il titolo si distingue per una volatilità contenuta (beta 0,40) e un multiplo P/E particolarmente basso (1,27), segno di una valutazione ancora prudente rispetto ai fondamentali. Recentemente, Exor ha annunciato un significativo programma di riacquisto di azioni proprie da €1 miliardo, elemento visto come segnale di fiducia nel futuro e capacità di generare cassa. La strategia di ulteriore diversificazione, con l’aumento delle partecipazioni in Philips e Institut Mérieux nel settore sanitario, conferma una chiara volontà di ridurre la dipendenza dai comparti ciclici tradizionali, ampliando il raggio d’azione verso settori a maggior potenziale difensivo e di crescita. Sebbene il titolo abbia registrato una performance annuale sotto il benchmark globale, il consenso di oltre 33 banche nazionali e internazionali indica un prezzo obiettivo a €119,00. Il sentiment di mercato resta costruttivo, sostenuto dal solido portafoglio, dalla bassa leva finanziaria e dai catalizzatori futuri legati sia all’attività di buyback che allo spostamento verso la sanità. In questo scenario, Exor si propone come una realtà solida, ben posizionata per eventuali rivalutazioni nel medio periodo.
- ✅Portafoglio altamente diversificato con leader come Ferrari, Stellantis e Philips.
- ✅Solida generazione di cassa: €1,5 miliardi dai dividendi delle partecipate nel 2024.
- ✅Basso livello di indebitamento (LTV al 9,6%), riducendo il rischio finanziario.
- ✅Programma di riacquisto azioni da €1 miliardo come catalizzatore per il titolo.
- ✅Espansione nel settore sanitario e tecnologie innovative per maggior resilienza.
- ❌Performance recente inferiore al MSCI World Index, anche se NAV per azione cresce.
- ❌Elevata esposizione a settori ciclici può causare volatilità in fase di rallentamento.
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Dovresti acquistare azioni Exor adesso?
Al 10 maggio 2025, le azioni Exor si attestano intorno a €85,40, con un volume medio giornaliero di 236.541 titoli scambiati su Euronext Amsterdam. Il titolo si distingue per una volatilità contenuta (beta 0,40) e un multiplo P/E particolarmente basso (1,27), segno di una valutazione ancora prudente rispetto ai fondamentali. Recentemente, Exor ha annunciato un significativo programma di riacquisto di azioni proprie da €1 miliardo, elemento visto come segnale di fiducia nel futuro e capacità di generare cassa. La strategia di ulteriore diversificazione, con l’aumento delle partecipazioni in Philips e Institut Mérieux nel settore sanitario, conferma una chiara volontà di ridurre la dipendenza dai comparti ciclici tradizionali, ampliando il raggio d’azione verso settori a maggior potenziale difensivo e di crescita. Sebbene il titolo abbia registrato una performance annuale sotto il benchmark globale, il consenso di oltre 33 banche nazionali e internazionali indica un prezzo obiettivo a €119,00. Il sentiment di mercato resta costruttivo, sostenuto dal solido portafoglio, dalla bassa leva finanziaria e dai catalizzatori futuri legati sia all’attività di buyback che allo spostamento verso la sanità. In questo scenario, Exor si propone come una realtà solida, ben posizionata per eventuali rivalutazioni nel medio periodo.
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- ✅Programma di riacquisto azioni da €1 miliardo come catalizzatore per il titolo.
- ✅Espansione nel settore sanitario e tecnologie innovative per maggior resilienza.
- Cos’è Exor?
- Quanto valgono le azioni di Exor?
- La nostra analisi completa sulle azioni Exor
- Come acquistare azioni Exor in Italy?
- I nostri 7 consigli per acquistareazioni Exor
- Le ultime notizie su Exor
- FAQ
- FAQ
Perché fidarsi di HelloSafe?
Da HelloSafe, il nostro esperto segue l’andamento di Exor da oltre tre anni. Ogni mese, centinaia di migliaia di utenti in Italia si affidano a noi per interpretare le tendenze di mercato e individuare le migliori opportunità di investimento. Le nostre analisi sono fornite a scopo informativo e non rappresentano consigli di investimento. In conformità con il nostro codice etico, non siamo mai stati e non saremo mai retribuiti da Exor.
Cos’è Exor?
Indicatore | Valore | Analisi |
---|---|---|
🏳️ Nazionalità | Paesi Bassi | Società holding con sede legale e fiscale nei Paesi Bassi. |
💼 Mercato | Euronext Amsterdam (EXO.AS) | Quotata sul principale mercato europeo, favorendo liquidità e trasparenza. |
🏛️ Codice ISIN | NL0012059018 | Consente identificazione univoca del titolo a livello internazionale. |
👤 CEO | John Elkann | Leadership stabile e visione di lungo termine della famiglia Agnelli. |
🏢 Capitalizzazione di mercato | €28,98 miliardi | Mostra una dimensione significativa tra le holding europee diversificate. |
📈 Ricavi | €1,5 miliardi (cash in incasso 2024) | I ricavi derivano principalmente da dividendi e dismissioni delle partecipate. |
💹 EBITDA | N/A (holding – non applicabile) | Come holding, EBITDA non è un indicatore rilevante; focus su NAV e generazione di cassa. |
📊 P/E Ratio (Prezzo/Utile) | 1,27 | Molto basso, segnala sottovalutazione o utili eccezionalmente elevati; potenziale rialzo. |
Quanto valgono le azioni di Exor?
Il prezzo dell’azione Exor è in crescita questa settimana. Attualmente il titolo quota €85,40, in rialzo dello 0,71% nelle ultime 24 ore e del 1,67% nell’ultima settimana. La capitalizzazione di mercato si attesta a €28,98 miliardi, con un volume medio giornaliero di 236.541 azioni negli ultimi 3 mesi. Il rapporto prezzo/utili (P/E) è di 1,27, il rendimento da dividendo è pari allo 0,57% e il beta, indicatore di volatilità, si posiziona a 0,40. Exor si dimostra quindi un titolo stabile, dal profilo difensivo e potenziale interessante per chi cerca diversificazione.
Confronta i migliori broker in Italia in pochi secondiCompareLa nostra analisi completa sulle azioni Exor
Abbiamo analizzato gli ultimi risultati finanziari di Exor e la performance del titolo negli ultimi tre anni, integrando informazioni da molteplici fonti: indicatori finanziari, segnali tecnici, insight di mercato e benchmark sui principali competitor, elaborati tramite i nostri algoritmi proprietari. Il quadro che ne emerge è quello di una holding dinamica e resiliente, capace di rinnovare la propria strategia di crescita grazie a un portafoglio sempre più diversificato e orientato all’innovazione. Ma quali sono i motivi per cui il titolo Exor potrebbe tornare a rappresentare un punto di ingresso strategico nei grandi conglomerati europei già nel 2025?
Performance recente e contesto di mercato
La quotazione di Exor (EXO.AS) si attesta oggi a €85,40, confermandosi una società di alto profilo all’interno dell’Euronext Amsterdam e tra le più rilevanti holding d’investimento a livello europeo. Nell’ultimo anno, il titolo ha registrato una flessione del 16,60%, un dato che a prima vista può apparire penalizzante, ma che inserito in un orizzonte temporale ampio evidenzia uno scenario di correzione tecnica dopo una fase di importante crescita. Negli ultimi sette giorni la ripresa è stata misurabile (+1,67%), mentre il rimbalzo sull’orizzonte intraday sottolinea una propensione positiva degli acquisti (+0,71%).
Analizzando i recenti eventi corporate, emergono elementi fortemente favorevoli: il lancio di un maxi programma di buyback da €1 miliardo (Offerta Pubblica d’Acquisto) e la scelta di ridurre la concentrazione nel portafoglio tramite la vendita parziale della quota in Ferrari (con un ritorno di oltre €3 miliardi), rafforzano la solidità finanziaria e generano strategica liquidità. La politica di riallocazione dei capitali, inoltre, riduce l’esposizione a settori ciclici e prepara il gruppo per nuove acquisizioni high-potential.
Dal punto di vista macro, Exor opera in una fase di mercato caratterizzata da un ritorno dell’attenzione verso holding solide e diversificate, in grado di saper cogliere le transizioni dei settori automotive, sanitario e della tecnologia industriale, tutti comparti trainanti in Europa. La bassa volatilità (beta 0,40) rispetto al mercato testimonia la stabilità del titolo e la fiducia degli investitori istituzionali.
Analisi tecnica: segnali rialzisti e struttura costruttiva
Sul fronte tecnico, Exor mostra segnali che sembrano preludere a una fase di consolidamento e potenziale inversione rialzista, particolarmente interessanti per una strategia di accumulo graduale. Gli indicatori principali restituiscono un quadro costruttivo:
- RSI (14 giorni): a quota 60,22, in zona neutra ma in decisa salita, lontano da livelli di ipercomprato e sintomo di margini di crescita.
- MACD: a 0,18 (segnale di acquisto), con divergenze positive rispetto alle medie mobili brevi.
- Supporti chiave: solida base tecnica individuata a €78,35 (Ichimoku) e a €74,25 (S1), che delimitano un’area di forte attrattività in caso di eventuali ritracciamenti.
- Resistenze: target significativi a breve su €88,10 (R1) e a €93,30 (R2), livelli che in caso di superamento potrebbero accelerare la struttura rialzista di medio periodo.
Le medie mobili a 20 e 50 giorni segnano segnali di ingresso graduale, mentre quelle di lungo periodo restano prudenti, offrendo spazio a uno scenario di accumulo su punti di minimo relativi. Il bilanciamento tra indicatori neutrali e segnali di acquisto (10 buy vs. 7 sell) alimenta la tesi secondo cui il titolo potenzialmente sta per entrare in una nuova fase bullish.
Analisi fondamentale: equilibrio tra solidità e crescita
Dal punto di vista dei fondamentali, Exor mostra assetti finanziari di primissimo piano che giustificano un’attenzione rinnovata:
- NAV (Net Asset Value): €38,2 miliardi a fine 2024 (+9% nell’anno), con un NAV per azione in aumento stabile che sottolinea la creazione di valore reale per gli azionisti.
- Rapporto LTV (Loan-to-Value): 9,6% tra i migliori della categoria, confermando la solidità patrimoniale e la capacità di mantenere basso l’indebitamento finanziario.
- Cassa generata: €1,5 miliardi tra dividendi e dismissioni, base per finanziare nuovi investimenti senza dover ricorrere a escalation di debito.
- P/E: 1,27, eccezionalmente basso rispetto al mercato di riferimento, cifra che rende il titolo indubbiamente attrattivo in logica Value Investing, specialmente considerando la sottovalutazione rispetto ai principali peer del segmento holding.
- Dividendo: Rendimento lineare dello 0,57%, sintomo di una gestione attenta all’allineamento tra remunerazione degli azionisti e reinvestimento.
Portafoglio diversificato: Exor ha saputo evolvere il proprio mix settoriale, integrando leader di mercato come Ferrari, Stellantis, CNH Industrial, Philips e le nuove acquisizioni nel settore healthcare e innovazione, come Clarivate e TagEnergy. Questo porta la holding a essere posizionata su trend di lungo termine che vanno oltre la ciclicità dell’industria automobilistica.
Gestione attiva: Il management guidato da John Elkann si conferma tra i più abili nella costruzione di conglomerati paneuropei e globali, con un modello di governance snello e focalizzato sulle competenze.
Volume e liquidità: interesse sostenuto, float pronto per un riallineamento
L’analisi dei volumi conferma la presenza di partecipazioni istituzionali solide, con una media a 3 mesi di circa 236.500 azioni scambiate al giorno. La liquidità del titolo supporta una price discovery efficiente e, nel contesto attuale di buyback multimiliardari, crea le condizioni per valorizzazioni accelerate, tipiche delle fasi di aggiustamento a rialzo. Un float attivo e un free float importante permettono agli investitori retail e istituzionali di poter partecipare a eventuali uptrend senza i vincoli tipici delle small cap. Il programma di riacquisto, inoltre, sarà in grado di sostenere ulteriormente il prezzo attraverso una riduzione dell’offerta e quindi un potenziale effetto leva sugli utili per azione (EPS).
Catalizzatori e prospettive future: innovazione e strategia di lungo termine
Sono molteplici i catalizzatori che, a partire dal 2025, pongono Exor come protagonista in Europa per la costruzione di conglomerati a prova di futuro:
- Buyback da €1 miliardo: offre uno dei driver più potenti per sostenere la capitalizzazione e creare pressione rialzista sui corsi.
- Espansione nella sanità: incremento delle quote in Philips (al 18,7% nel 2025) e Institut Mérieux (al 10%) integra un’esposizione ai megatrend globali di salute, benessere e innovazione biomedica.
- Portfolio rotation: la vendita parziale di Ferrari e la riduzione della concentrazione su singole partecipazioni permettono maggiore flessibilità finanziaria per cogliere nuove opportunità nei settori high-growth.
- Entrata in nuove tecnologie e rinnovabili: investimenti in TagEnergy e Clarivate portano Exor al centro delle transizioni energetiche e digitali europee.
- Obiettivo degli analisti: il consensus stima un fair value medio a €119, pari a un upside potenziale del 39% dai prezzi correnti—valore che si allinea a una visione costantemente positiva del mercato.
Si aggiunge a questo un sentiment di mercato in fase di miglioramento, favorito dalle prospettive di ritorno della crescita globale e dalla ricerca di portafogli resilienti e ben posizionati rispetto ai trend di innovazione sostenibile.
Strategie di investimento: temporizzazione e scenario di entrata
L’attuale configurazione offre diversi punti di ingresso strategici sia per l’investitore tattico sia per chi ricerca value a lungo termine:
- Breve termine: la presenza di un importante supporto a quota €78-80 suggerisce un’area di accumulo vantaggiosa, con ampio margine rispetto ai target di resistenza.
- Medio termine: la possibilità di acquisto durante i consolidamenti e in concomitanza con catalizzatori (annunci di nuove acquisizioni, closing del buyback) permette di sfruttare volatilità controllate in ottica di rivalutazione.
- Lungo termine: il DNA industriale e la disciplina nella creazione di valore tramite investimenti diversificati rendono Exor una scelta per chi cerca protezione dall’inflazione, stabilità nel tempo, esposizione internazionale e potenziale di rivalutazione, soprattutto in un contesto di cambio generazionale e innovazione tecnologica.
Accumulare nelle fasi di debolezza relativa, con una logica step-in e attenzione ai key level tecnici, sembra offrire una combinazione rischio/rendimento molto interessante. L’attuale sottoperformance annuale rispetto al benchmark accentua anche la possibilità di una rivalutazione progressiva della holding in caso di rotazione dei settori ciclici.
È il momento giusto per considerare Exor?
Riassumendo i principali punti di forza di Exor:
- Solida posizione finanziaria, con NAV e cassa in crescita, affiancate da un indebitamento tra i più bassi del settore.
- Portafoglio di partecipazioni leader mondiali, rifocalizzato sui settori a maggior valore aggiunto dell’economia europea (healthcare, tecnologia, energia rinnovabile).
- Management con track record di valore nella gestione attiva e nella creazione di conglomerati resilienti.
- Valutazione P/E straordinariamente interessante che, associata a un consensus di mercato molto positivo (target di €119), evidenzia una sottovalutazione in rapporto al valore intrinseco.
- Buyback significativo e catalizzatori futuri (diversificazione, nuovi investimenti) posizionano il titolo per una potenziale nuova fase di crescita, anche grazie a livelli di ingresso tecnici favorevoli.
L’insieme di queste evidenze suggerisce che il titolo Exor sta vivendo una fase di transizione particolarmente preziosa per chi guarda al medio-lungo periodo e desidera esposizione a una delle migliori storie industriali italiane ed europee. La combinazione di multipli convenienti, gestione prudente ma propensa alla crescita e chiari catalizzatori di valore, sembra giustificare da parte degli investitori un rinnovato interesse e la seria considerazione di un ingresso, specie in un contesto di volatilità sotto controllo e tassi ancora favorevoli.
In conclusione, Exor si presenta oggi come una delle più concrete opportunità tra le holding quotate in Europa: i fondamentali, la strategia e il posizionamento tecnico evidenziano le condizioni ideali per tornare a valutare con fiducia una posizione long, sia in ottica di trading sia di investimento patrimoniale. Le prospettive per il 2025 e oltre sono di crescita solida e sostenibile, creando un contesto che potrebbe rivelarsi decisamente profittevole per chi saprà cogliere il timing favorevole e la nuova fase di leadership a cui la holding si sta preparando.
Come acquistare azioni Exor in Italy?
Acquistare azioni Exor online è oggi un’operazione semplice e sicura, se effettuata tramite broker regolamentati e riconosciuti in Europa. Gli investitori hanno principalmente due modalità a disposizione: il classico acquisto “spot” delle azioni, che dà diritto a possedere effettivamente il titolo, oppure il trading tramite CFD (Contratti per Differenza), che consente di speculare sull’andamento del prezzo senza acquistare direttamente le azioni. Entrambe le soluzioni sono facilmente accessibili online; più avanti nella pagina troverai una panoramica per confrontare i broker più affidabili in Italia.
Acquisto azionario “spot” (contante)
Comprare azioni Exor in modalità “spot” significa acquistare e detenere realmente i titoli nel proprio portafoglio. Questa modalità è adatta a chi desidera investire nel lungo termine ed eventualmente percepire dividendi. Solitamente le commissioni applicate dai broker italiani per questo servizio sono fisse e variano da circa 1 € a 10 € per ogni ordine, a seconda del broker scelto.
Esempio pratico
Supponiamo di investire 1.000 € in azioni Exor, il cui prezzo attuale è di 85,40 € per azione. Potresti quindi acquistare circa 11 azioni (€85,40 × 11 = €939,40), considerando anche una commissione di circa 5 €.
✔️ Scenario di guadagno: se il prezzo delle azioni aumenta del 10%, il valore delle tue azioni salirà a circa 1.100 €.
Risultato: +100 € di guadagno lordo, ovvero +10% sul capitale investito.
Trading su Exor tramite CFD
Il trading di Exor tramite CFD (Contratti per Differenza) permette agli investitori di operare sia al rialzo (“long”) sia al ribasso (“short”), senza diventare effettivi proprietari delle azioni. Il principale vantaggio consiste nella possibilità di utilizzare la leva finanziaria, ovvero aumentare l’esposizione investendo solo una quota del capitale iniziale. I costi tipici includono uno spread (differenza tra prezzo di acquisto e vendita) e un'eventuale commissione di finanziamento overnight se la posizione rimane aperta più giorni.
Esempio pratico
Investendo 1.000 € su Exor con leva 5x, avrai un’esposizione di 5.000 € sul mercato.
✔️ Scenario di guadagno: se Exor guadagna l’8%, il tuo rendimento sarà pari a 8% × 5 = 40%.
Risultato: +400 € di profitto potenziale su un capitale di 1.000 € (al netto delle commissioni applicate dal broker).
Consiglio finale
Prima di investire in azioni Exor, è fondamentale confrontare attentamente le condizioni offerte dai diversi broker: commissioni, spread e costi di finanziamento variano in modo significativo. La scelta tra acquisto spot e CFD dipende dai tuoi obiettivi: se punti a detenere il titolo nel lungo termine, la modalità spot è preferibile; se invece cerchi opportunità di trading a breve termine o desideri utilizzare la leva, i CFD possono essere la soluzione adatta. Per aiutarti, troverai qui sotto un comparatore aggiornato dei migliori broker disponibili in Italia.
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📊 Passaggio | 📝 Consiglio specifico per Exor |
---|---|
Analizza il mercato | Studia con attenzione il settore delle holding diversificate e confronta la performance di Exor con il benchmark e i principali concorrenti, valutando il potenziale legato alla diversificazione del portafoglio. |
Scegli la piattaforma giusta | Prediligi una piattaforma che consenta l’accesso diretto a Euronext Amsterdam e offra strumenti di analisi tecnica, per facilitare la compravendita e il monitoraggio delle azioni Exor da investitore italiano. |
Definisci il tuo budget di investimento | Valuta il tuo profilo di rischio e considera la volatilità moderata di Exor, diversificando l’investimento per bilanciare esposizione tra settori ciclici e difensivi presenti nel portafoglio Exor. |
Scegli una strategia (breve/lungo termine) | Considera una strategia di lungo periodo, sfruttando il potenziale di crescita legato a nuovi investimenti e alla politica di riacquisto azionario recentemente annunciata da Exor. |
Monitora notizie e risultati finanziari | Segui attentamente i comunicati di Exor, le trimestrali, gli investimenti in nuove aziende e le operazioni straordinarie (come la vendita delle azioni Ferrari), che possono incidere sul prezzo del titolo. |
Usa strumenti di gestione del rischio | Imposta stop-loss e alert sui livelli tecnici chiave (supporti e resistenze individuate intorno a €74,25 e €93,30), per proteggerti dalla volatilità e reagire rapidamente ai cambiamenti del mercato. |
Vendi al momento giusto | Valuta l’uscita in prossimità di resistenze tecniche o all’annuncio di eventi rilevanti che possano impattare negativamente sulle prospettive di Exor, mantenendo disciplina e obiettivi prefissati. |
Le ultime notizie su Exor
Exor lancia un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie da un miliardo di euro.
L’annuncio dell’avvio dell’Offerta Pubblica di Acquisto per un ammontare totale di €1 miliardo rappresenta un forte segnale di fiducia del management verso la valorizzazione del titolo e la sua sottovalutazione attuale, dato anche il coinvolgimento diretto dell’azionista di controllo, Giovanni Agnelli B.V., che parteciperà impegnandosi per un importo di €570 milioni. Tale iniziativa è generalmente interpretata dal mercato come un elemento positivo, in particolare per gli investitori italiani che cercano rendimenti addizionali tramite effetto rarità e supporto al prezzo.
Exor continua a registrare una solida crescita del Net Asset Value e aumenta la liquidità disponibile.
Nel 2024, il NAV per azione è cresciuto del 9%, raggiungendo un valore complessivo di 38,2 miliardi di euro, sostenuto anche da una generazione di cassa pari a 1,5 miliardi di euro provenienti dai dividendi delle società partecipate e dalla dismissione di alcuni asset, come testimoniato dalla vendita parziale di Ferrari. Questo rafforza ulteriormente la solidità patrimoniale della holding e la sua capacità di sostenere nuovi investimenti strategici, elementi di rilievo per il mercato italiano che segue con attenzione i segnali di investimento a lungo termine.
Aumento dell’esposizione ai settori salute e tecnologia grazie a investimenti mirati in Philips e Institut Mérieux.
Exor ha rafforzato in modo significativo la propria posizione in Philips, portando la partecipazione al 18,7%, e ha completato l’investimento nell’Institut Mérieux con un esborso complessivo di €555 milioni per raggiungere il 10% del capitale. Questa strategia rafforza la diversificazione del portafoglio e riduce la dipendenza dai settori ciclici tradizionalmente più esposti all’andamento economico globale, particolarmente rilevante per il contesto industriale italiano che beneficia di una maggiore stabilità del business model Exor.
Indicatori tecnici segnalano un momentum positivo a breve termine per il titolo Exor.
Il quadro dei principali indicatori tecnici mostra diversi segnali di acquisto: il MACD a +0,18 e il superamento delle medie mobili a 20 e 50 giorni suggeriscono una pressione rialzista di breve periodo. L’RSI, a quota 60,22, resta in area neutrale evitando eccessi ed evidenziando una volatilità contenuta, aspetto che conferma l’attrattività del titolo anche per gli investitori istituzionali italiani attenti a un profilo rischio/rendimento bilanciato.
Le prospettive degli analisti indicano un potenziale di crescita del 39% rispetto ai prezzi attuali.
Il consenso degli analisti espresso nel target price medio di €119, ben superiore ai livelli correnti (ca. €85,40), riflette un significativo potenziale di upside, sostenuto dalla strategia di diversificazione, dalla solidità finanziaria e dai recenti annunci societari. Questo rappresenta un messaggio confortante per la platea di investitori italiani e professionisti del risparmio gestito, sempre attenti a cogliere opportunità value su piazze europee di rilievo come Euronext.
FAQ
FAQ
Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Exor?
L’azione Exor attualmente distribuisce un dividendo di €0,49 per azione, con un rendimento pari allo 0,57%. Il pagamento più recente è stato proposto e verrà corrisposto secondo il calendario societario. Negli ultimi anni, la distribuzione del dividendo è stata piuttosto stabile ma non molto elevata rispetto ad altre holding, riflettendo una strategia di reinvestimento nei business partecipati piuttosto che nella remunerazione diretta agli azionisti. Exor privilegia infatti la crescita del valore patrimoniale nel lungo termine.
Quali sono le previsioni per l’azione Exor nel 2025, 2026 e 2027?
Le proiezioni indicano un valore di fine 2025 di circa €111,02, per fine 2026 intorno a €128,10 e per la fine del 2027 sui €170,80, partendo dal prezzo attuale di €85,40. Questa stima riflette le nuove strategie di diversificazione, i recenti investimenti nel settore sanitario e tecnologico e il buyback da €1 miliardo, fattori che sostengono le prospettive positive suggerite anche dai principali analisti.
Dovrei vendere le mie azioni Exor?
Exor si distingue per la solidità finanziaria, la resilienza grazie a un portafoglio ben diversificato e una gestione di comprovata qualità. Pur avendo recentemente sottoperformato il benchmark, rimane un titolo interessante per chi cerca crescita nel medio-lungo termine, grazie a nuovi investimenti e al programma di riacquisto azionario. Mantenere le azioni potrebbe essere una scelta sensata per chi punta sul potenziale del gruppo e sulla valorizzazione futura del capitale.
Come vengono tassati i dividendi e le plusvalenze sulle azioni Exor in Italia?
I dividendi di Exor ricevuti da investitori residenti in Italia sono soggetti a una ritenuta alla fonte del 15% nei Paesi Bassi, generalmente compensabile sull’imposta italiana. In Italia, i dividendi e le plusvalenze sono imponibili al 26%. Exor, essendo quotata su Euronext Amsterdam e con sede nei Paesi Bassi, non è eleggibile per i regimi agevolati come il PIR, ma si applicano le consuete regole fiscali per investimenti esteri.
Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Exor?
L’azione Exor attualmente distribuisce un dividendo di €0,49 per azione, con un rendimento pari allo 0,57%. Il pagamento più recente è stato proposto e verrà corrisposto secondo il calendario societario. Negli ultimi anni, la distribuzione del dividendo è stata piuttosto stabile ma non molto elevata rispetto ad altre holding, riflettendo una strategia di reinvestimento nei business partecipati piuttosto che nella remunerazione diretta agli azionisti. Exor privilegia infatti la crescita del valore patrimoniale nel lungo termine.
Quali sono le previsioni per l’azione Exor nel 2025, 2026 e 2027?
Le proiezioni indicano un valore di fine 2025 di circa €111,02, per fine 2026 intorno a €128,10 e per la fine del 2027 sui €170,80, partendo dal prezzo attuale di €85,40. Questa stima riflette le nuove strategie di diversificazione, i recenti investimenti nel settore sanitario e tecnologico e il buyback da €1 miliardo, fattori che sostengono le prospettive positive suggerite anche dai principali analisti.
Dovrei vendere le mie azioni Exor?
Exor si distingue per la solidità finanziaria, la resilienza grazie a un portafoglio ben diversificato e una gestione di comprovata qualità. Pur avendo recentemente sottoperformato il benchmark, rimane un titolo interessante per chi cerca crescita nel medio-lungo termine, grazie a nuovi investimenti e al programma di riacquisto azionario. Mantenere le azioni potrebbe essere una scelta sensata per chi punta sul potenziale del gruppo e sulla valorizzazione futura del capitale.
Come vengono tassati i dividendi e le plusvalenze sulle azioni Exor in Italia?
I dividendi di Exor ricevuti da investitori residenti in Italia sono soggetti a una ritenuta alla fonte del 15% nei Paesi Bassi, generalmente compensabile sull’imposta italiana. In Italia, i dividendi e le plusvalenze sono imponibili al 26%. Exor, essendo quotata su Euronext Amsterdam e con sede nei Paesi Bassi, non è eleggibile per i regimi agevolati come il PIR, ma si applicano le consuete regole fiscali per investimenti esteri.