Conviene comprare azioni Eni nel 2025?

Dovresti acquistare azioni Eni adesso?

Ultimo aggiornamento: 9 maggio 2025
Eni
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P. Laurore
P. LauroreEsperto di finanza

Eni, quotata alla Borsa Italiana (MIL) e con sede a Roma, rappresenta una delle principali realtà mondiali dell’energia integrata. Il titolo attualmente scambia intorno a €12,43, con un volume medio giornaliero di 9-10 milioni di azioni, riflettendo costante interesse da parte degli investitori. Nell’ultimo periodo, Eni ha beneficiato di segnali positivi dal Piano Strategico 2025-2028 e dalla recente inaugurazione dell’impianto per la produzione di carburanti sostenibili a Gela, rafforzando la sua strategia di transizione verso le energie rinnovabili e i biocarburanti. Gli accordi internazionali, tra cui quello con Cipro ed Egitto per l’espansione nel gas naturale, confermano la capacità dell’azienda di cogliere nuove opportunità anche in contesti di volatilità delle materie prime. Nonostante una modesta contrazione dell’utile netto trimestrale, il mercato interpreta con favore la tenuta dei business core e la crescita dei settori emergenti come Plenitude ed Enilive. Il sentiment complessivo appare costruttivo, soprattutto per chi cerca solidità unita a rendimenti interessanti: il consensus di oltre 32 banche nazionali e internazionali fissa un target di prezzo a €16,15 per i prossimi 12 mesi. In un settore in costante trasformazione, Eni si distingue per la capacità d’innovare e per la gestione disciplinata del capitale.

  • Rendimento da dividendo tra i più alti del FTSE MIB (oltre il 7,8%).
  • Solida posizione finanziaria con leva in costante riduzione.
  • Leadership nella transizione energetica e investimenti nei biocarburanti.
  • Crescita delle attività internazionali grazie ad accordi strategici mirati.
  • Flusso di cassa operativo in crescita a doppia cifra attesa fino al 2028.
  • Profitti sensibili alle oscillazioni dei prezzi di petrolio e gas.
  • Settore chimico europeo ancora in difficoltà competitiva.
  • Rendimento da dividendo tra i più alti del FTSE MIB (oltre il 7,8%).
  • Solida posizione finanziaria con leva in costante riduzione.
  • Leadership nella transizione energetica e investimenti nei biocarburanti.
  • Crescita delle attività internazionali grazie ad accordi strategici mirati.
  • Flusso di cassa operativo in crescita a doppia cifra attesa fino al 2028.

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Eni, quotata alla Borsa Italiana (MIL) e con sede a Roma, rappresenta una delle principali realtà mondiali dell’energia integrata. Il titolo attualmente scambia intorno a €12,43, con un volume medio giornaliero di 9-10 milioni di azioni, riflettendo costante interesse da parte degli investitori. Nell’ultimo periodo, Eni ha beneficiato di segnali positivi dal Piano Strategico 2025-2028 e dalla recente inaugurazione dell’impianto per la produzione di carburanti sostenibili a Gela, rafforzando la sua strategia di transizione verso le energie rinnovabili e i biocarburanti. Gli accordi internazionali, tra cui quello con Cipro ed Egitto per l’espansione nel gas naturale, confermano la capacità dell’azienda di cogliere nuove opportunità anche in contesti di volatilità delle materie prime. Nonostante una modesta contrazione dell’utile netto trimestrale, il mercato interpreta con favore la tenuta dei business core e la crescita dei settori emergenti come Plenitude ed Enilive. Il sentiment complessivo appare costruttivo, soprattutto per chi cerca solidità unita a rendimenti interessanti: il consensus di oltre 32 banche nazionali e internazionali fissa un target di prezzo a €16,15 per i prossimi 12 mesi. In un settore in costante trasformazione, Eni si distingue per la capacità d’innovare e per la gestione disciplinata del capitale.

  • Rendimento da dividendo tra i più alti del FTSE MIB (oltre il 7,8%).
  • Solida posizione finanziaria con leva in costante riduzione.
  • Leadership nella transizione energetica e investimenti nei biocarburanti.
  • Crescita delle attività internazionali grazie ad accordi strategici mirati.
  • Flusso di cassa operativo in crescita a doppia cifra attesa fino al 2028.
  • Profitti sensibili alle oscillazioni dei prezzi di petrolio e gas.
  • Settore chimico europeo ancora in difficoltà competitiva.
  • Rendimento da dividendo tra i più alti del FTSE MIB (oltre il 7,8%).
  • Solida posizione finanziaria con leva in costante riduzione.
  • Leadership nella transizione energetica e investimenti nei biocarburanti.
  • Crescita delle attività internazionali grazie ad accordi strategici mirati.
  • Flusso di cassa operativo in crescita a doppia cifra attesa fino al 2028.
Sommario
  • Cos’è Eni?
  • Quanto valgono le azioni di Eni?
  • La nostra analisi completa sulle azioni Eni
  • Come acquistare azioni Eni in Italy?
  • I nostri 7 consigli per acquistareazioni Eni
  • Le ultime notizie su Eni
  • FAQ
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Perché fidarsi di HelloSafe?

Su HelloSafe, il nostro esperto monitora l’andamento delle azioni Eni da oltre tre anni. Ogni mese, migliaia di utenti in Italia scelgono di affidarsi a noi per comprendere le tendenze di mercato e individuare le migliori opportunità di investimento. Le nostre analisi sono fornite a scopo informativo e non costituiscono consigli di investimento. In conformità con il nostro codice etico, non siamo mai stati, e non saremo mai, remunerati da Eni.

Cos’è Eni?

IndicatoreValoreAnalisi
🏳️ NazionalitàItaliaLeader nazionale nell'energia con sede a Roma, forte presenza internazionale.
💼 MercatoBorsa Italiana (MIL)Quotata sul principale mercato azionario italiano, garantisce elevata liquidità.
🏛️ Codice ISINIT0003132476Identificativo univoco per le azioni Eni, necessario per negoziazioni e identificazione.
👤 CEOClaudio DescalziIn carica dal 2014, guida il processo di transizione energetica dell’azienda.
🏢 Capitalizzazione€44,02 miliardiValore che riflette la fiducia del mercato e la solidità della società.
📈 FatturatoCirca €90 miliardi (2024, previsto stabile)Volume d’affari significativo, dimostra diversificazione e rilevanza nel settore energia.
💹 EBITDA€20,0 miliardi (2024, stima)Margini operativi robusti ma sensibili all’andamento dei prezzi delle materie prime.
📊 P/E Ratio (Prezzo/Utile)16,5Leggermente superiore alla media del settore oil&gas, riflette attese di crescita stabile.
Principali indicatori e analisi della società Eni nel 2024.
🏳️ Nazionalità
Valore
Italia
Analisi
Leader nazionale nell'energia con sede a Roma, forte presenza internazionale.
💼 Mercato
Valore
Borsa Italiana (MIL)
Analisi
Quotata sul principale mercato azionario italiano, garantisce elevata liquidità.
🏛️ Codice ISIN
Valore
IT0003132476
Analisi
Identificativo univoco per le azioni Eni, necessario per negoziazioni e identificazione.
👤 CEO
Valore
Claudio Descalzi
Analisi
In carica dal 2014, guida il processo di transizione energetica dell’azienda.
🏢 Capitalizzazione
Valore
€44,02 miliardi
Analisi
Valore che riflette la fiducia del mercato e la solidità della società.
📈 Fatturato
Valore
Circa €90 miliardi (2024, previsto stabile)
Analisi
Volume d’affari significativo, dimostra diversificazione e rilevanza nel settore energia.
💹 EBITDA
Valore
€20,0 miliardi (2024, stima)
Analisi
Margini operativi robusti ma sensibili all’andamento dei prezzi delle materie prime.
📊 P/E Ratio (Prezzo/Utile)
Valore
16,5
Analisi
Leggermente superiore alla media del settore oil&gas, riflette attese di crescita stabile.
Principali indicatori e analisi della società Eni nel 2024.

Quanto valgono le azioni di Eni?

Il prezzo dell’azione Eni è in lieve flessione questa settimana. Attualmente il titolo quota €12,43, con una variazione nelle ultime 24 ore di -0,35% e una leggera flessione su base settimanale. La capitalizzazione di mercato è circa €44,02 miliardi, con un volume medio (3 mesi) di oltre 9 milioni di azioni scambiate al giorno. Il rapporto P/E si attesta a 16,51, il rendimento da dividendo è pari al 7,85% e il beta di 0,93 indica una volatilità leggermente inferiore rispetto al mercato. Eni si conferma un titolo stabile ma con interessanti spunti di rendimento per chi cerca equilibrio tra crescita e solidità nel panorama italiano.

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La nostra analisi completa sulle azioni Eni

Abbiamo analizzato in profondità gli ultimi risultati finanziari di Eni, valutando la performance borsistica degli ultimi tre anni e integrando dati fondamentali, segnali tecnici, trend settoriali e benchmarking competitivo attraverso i nostri algoritmi proprietari. Questa analisi multidimensionale conferma la solidità e la dinamicità del gruppo, mostrando non solo una resilienza alle volatilità di mercato, ma anche una capacità di rilancio grazie alla propria forza industriale e all’innovazione strategica. Perché allora Eni potrebbe nuovamente rappresentare, già dal 2025, un punto di ingresso strategico nel settore energy-tech internazionale?

Performance recente e contesto di mercato

Il titolo Eni mostra un rafforzamento strutturale che sta attirando particolare interesse fra investitori istituzionali e retail. Al 9 maggio 2025, il prezzo azionario si attesta a circa €12,43, con un progresso del +12,9% rispetto ai minimi annuali di aprile (€11,01), e ben +8,2% rispetto ai livelli semestrali di fine 2024. Quest’ultimo elemento segnala una capacità di recupero superiore rispetto a molti peers europei, che hanno spesso sofferto per l’instabilità dei mercati energetici e le incertezze geopolitiche.

Spicca la resilienza del titolo nelle ultime settimane, con consolidate evidenze di maggiore stabilità dei prezzi sopra la soglia psicologica dei €12. Il recente miglioramento di sentiment può essere attribuito a una combinazione di fattori:

  • Riduzione della volatilità delle materie prime energetiche con stabilizzazione dei prezzi del Brent
  • Positivi riscontri dagli eventi societari (joint venture, acquisizioni, novità ESG)
  • Andamento favorevole dei volumi di scambio (9-10 milioni di azioni/die), segno di una crescente fiducia del mercato
  • Scenario macroeconomico più sereno in Europa sul fronte energetico, dopo i picchi di tensione dello scorso biennio.

L’agenda delle notizie si arricchisce di sviluppi altamente positivi, tra cui lo storico avvio dell’impianto SAF a Gela, investimenti multinazionali con PETRONAS e finalizzazione della partnership Enilive con gli americani di KKR. Questi driver rafforzano una narrativa di ripartenza per Eni, oggi ben posizionata per affrontare le nuove sfide della transizione energetica.

Analisi tecnica: segnali di forza e prospettive rialziste

I principali indicatori tecnici confermano uno scenario decisamente costruttivo. L’RSI a 14 giorni si attesta su valori neutrali (55), lasciando ampio margine per ulteriori spinte rialziste senza rischi di ipercomprato nel breve termine.

Il MACD, recentemente tornato in positivo, segnala il consolidarsi di un momentum favorevole che trova conferma nella tenuta sopra tutte le medie mobili più significative (20, 50, 100 e 200 giorni), un fatto che storicamente anticipa fasi di spinta progressiva. La dinamica attuale:

Media mobileValore
20 giorni€12,30
50 giorni€12,10
100 giorni€11,90
200 giorni€11,75
Valori delle principali medie mobili del titolo Eni (maggio 2025).
20 giorni
Valore
€12,30
50 giorni
Valore
€12,10
100 giorni
Valore
€11,90
200 giorni
Valore
€11,75
Valori delle principali medie mobili del titolo Eni (maggio 2025).

L’azione si posiziona costantemente sopra queste soglie, delineando un canale di supporto che vede i livelli chiave a €12,00 e €11,80: soglie che negli ultimi mesi si sono dimostrate solide barriere contro eventuali discese e, nel contesto corrente, appaiono punti di ingresso privilegiati per strategie di acquisto scalare o accumulo.

L’assenza di segnali di inversione ribassista acuisce invece il potenziale di prosecuzione rialzista verso le resistenze a €12,80 e, successivamente, €13,20. A ciò si aggiunge una volatilità gestibile (Beta 0,93), che implica un profilo rischio/rendimento particolarmente interessante per chi cerca esposizione al settore energy senza rinunciare a un’ottica di medio termine.

Analisi fondamentale: valore, crescita e posizionamento strategico

Il quadro fondamentale di Eni evidenzia solidità, visibilità sugli utili e un posizionamento di assoluto rilievo nel panorama energy globale. Nel primo trimestre 2025, nonostante una lieve flessione del fatturato (coerente con la correzione di circa il 10% dei prezzi Brent), il gruppo ha registrato:

  • EBITDA adjusted di €4,9 miliardi
  • Utile operativo proforma adjusted di €3,7 miliardi (+36% sequenziale)
  • Utile netto adjusted di €1,41 miliardi

Questi numeri testimoniano la resilienza del modello di business integrato e l’elevata capacità di diversificare e compensare debolezze con le linee ad alto margine come Enilive (mobilità sostenibile), Plenitude (rinnovabili) e GGP (gas globale).

Dal punto di vista valutativo, il P/E di 16,5 si colloca poco sopra la media storica ma resta giustificato dall’effetto combinato di:

  • Previsione di crescita CFFO/share del 14% annuo fino al 2028
  • Incremento della quota di distribuzione agli azionisti (35-40% del cash flow operativo)
  • Aumento del dividendo a €1,05 per azione nel 2025, con rendimento straordinario del 7,85%

Fattori come un payout sostenibile, programmazione trasparente dei buyback (€1,5 mld previsti per il 2025) e solidità patrimoniale (riduzione leverage medio al 16%) configurano Eni come uno dei titoli più “shareholder friendly” d’Europa, attraente sia per la componente cedolare sia come caso di re-rating potenziale nel comparto.

L’espansione internazionale (accordi in Asia e Africa mediterranea), la crescita nelle “nuove energie” (rinnovabili, biocarburanti, CCS), le capacità di innovazione e la partnership con capitali privati sono asset ormai distintivi nel posizionamento globale del gruppo.

Volume e liquidità: fiducia del mercato e possibilità operative

Il volume medio di scambi, superiore ai 9 milioni di pezzi al giorno, è indice di un notevole livello di interesse e liquidità sul titolo, anche nei momenti di normalizzazione dei mercati.

  • Scambi costantemente elevati favoriscono l’esecuzione di ordini anche con size rilevanti
  • Flottante ampio (67%) permette una valorizzazione dinamica, accentuando la reattività del titolo a catalizzatori interni ed esogeni
  • Partecipazione istituzionale combinata con una crescente quota retail rafforzano il consenso e limitano il rischio di eccessi di volatilità ingiustificati

La presenza stabile del MEF come azionista di controllo, bilanciata da un ampio flottante internazionale, genera inoltre un trade-off virtuoso tra stabilità e appetibilità per investitori alla ricerca di ritorni sostenibili.

Catalizzatori e prospettive di crescita

Il potenziale re-rating di Eni nel 2025 è supportato da una serie di catalizzatori concreti, tanto operativi quanto di scenario.

Principali driver positivi:

  • Avviamento dell’impianto SAF di Gela: leadership tecnologica nel settore aviation sostenibile
  • JV con PETRONAS in Asia: possibile accelerazione della produzione ed espansione della piattaforma riserve
  • Crescita Plenitude: target 15 GW nelle rinnovabili entro il 2030, quadruplicando l’attuale capacità
  • Lancio di CCUS Company: positioning industriale di avanguardia nel carbon management
  • Espansione biocarburanti: maggiori ricavi e minore esposizione a volatilità petrolifera

A questi elementi si aggiunge il Piano Strategico 2025-2028, che certifica una traiettoria di crescita e un commitment al payout in linea con le migliori major globali. Il market sentiment degli analisti converge su un prezzo obiettivo di €14,95 (upside potenziale del 20%), in un quadro di aspettative di marginalità progressivamente migliori sul medio periodo.

Strategie di investimento: opportunità sul breve, medio e lungo termine

L’attuale quadro tecnico e fondamentale suggerisce che Eni presenti una finestra di ingresso ottimale sia per strategie speculative di breve termine, sia per portafogli orientati al lungo periodo.

  • Breve termine:
    • Momentum rialzista sostenuto
    • Supporti solidi a €12,00-€11,80, ideali per posizionamenti in accumulo
    • Potenzialità di rapide accelerazioni verso le resistenze (€12,80 e €13,20)
  • Medio termine:
    • Chiarezza del Piano industriale e driver di crescita (joint venture, green business)
    • Attese di revisione al rialzo delle stime su utili e dividendi
    • Volatilità contenuta in virtù di beta inferiore a 1
  • Lungo termine:
    • Adozione accelerata di business innovativi e sostenibili
    • Valorizzazione della leadership storage CO₂ e green mobility
    • Politica di remunerazione incentivante e solidità finanziaria

In tutti gli orizzonti temporali, il posizionamento prossimo ai supporti tecnici chiave e la presenza imminente di catalizzatori strategici suggeriscono che l’azione sembri offrire un punto di ingresso di rara qualità rispetto al settore energy europeo.

È il momento giusto per comprare Eni?

L’analisi integrata restituisce un quadro chiaramente favorevole: Eni presenta oggi una combinazione di forza strutturale, innovazione, solidità finanziaria e leadership operativa che risulta difficilmente eguagliabile tra le blue chip europee. I driver a supporto sono molteplici:

  • Trend tecnico costruttivo, con livelli di ingresso attrattivi e segnali di momentum rialzista
  • Valutazione attraente rispetto al potenziale di crescita e al generoso dividend yield
  • Catalizzatori identificabili nel breve termine (nuove JV, sviluppo rinnovabili e biocarburanti)
  • Livello di liquidità e partecipazione che testimoniano fiducia diffusa tra operatori istituzionali e privati
  • Strategia di transizione energetica credibile, arricchita da partnership finanziarie ed espansione internazionale

Il tutto avviene in un contesto di miglioramento macro-settoriale e visibilità futura superiore alla media del comparto. Eni quindi sembra incarnare, con rara efficacia, la sintesi tra redditività, crescita sostenibile e visione per il futuro.

In sintesi, il titolo Eni si configura come una scelta di assoluto rilievo per chi mira a posizionarsi su un leader europeo dell’energy tech – proprio mentre il mercato intravede nuove prospettive di rivalutazione. Le fondamenta economiche, la solidità patrimoniale e il profilo di ritorno fanno sì che la strategia buy-side su Eni possa essere oggi più che mai giustificata grazie a prospettive di upside convincenti e a una struttura di rischio-rendimento altamente bilanciata. Sta agli investitori lungimiranti cogliere questa potenziale finestra di opportunità, mentre Eni si prepara a essere uno dei protagonisti della nuova era energetica globale.

Come acquistare azioni Eni in Italy?

Comprare azioni Eni online è oggi un’operazione semplice e sicura, grazie ai broker regolamentati che operano in Italia secondo le norme della Consob e delle principali autorità europee. Gli investitori possono scegliere tra due modalità principali: l’acquisto diretto delle azioni (acquisto “cash” o “spot”) oppure il trading tramite CFD (Contratti per Differenza), strumenti che permettono di operare anche con leva finanziaria. Entrambe le soluzioni sono accessibili attraverso piattaforme online intuitive e trasparenti. Di seguito ti spieghiamo le differenze tra questi metodi, prima di confrontare i broker disponibili (trovi una tabella comparativa più in basso nella pagina).

Acquisto “cash” di azioni Eni

Acquistare azioni Eni in modalità cash significa diventare effettivamente proprietari dei titoli, partecipando così direttamente ai dividendi e all’andamento della società. La maggior parte dei broker applica una commissione fissa per ogni ordine eseguito, generalmente compresa tra €1 e €5 per operazione, oltre ad eventuali piccole spese di gestione o imposta di bollo.

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Esempio pratico

Supponiamo che il prezzo per azione sia €12,43. Con un capitale di €1.000 (considerando una commissione di circa €5), puoi acquistare circa 80 azioni Eni (1.000 - 5 = €995 disponibili; €995/12,43 ≈ 80 azioni).
Scenario di guadagno: Se il prezzo delle azioni sale del 10%, il tuo pacchetto varrà €1.100. Risultato: +€100 di profitto lordo, ossia +10% sul capitale investito.

Trading su Eni tramite CFD

Il trading tramite CFD (Contratti per Differenza) su azioni Eni consente di operare sull’andamento del titolo senza possedere direttamente le azioni. In questo caso, i costi principali sono lo spread (differenza tra prezzo di acquisto e vendita) e l’eventuale commissione overnight per le posizioni mantenute oltre la giornata di contrattazione. Questo strumento permette anche di utilizzare la leva finanziaria, moltiplicando l’esposizione di mercato rispetto al capitale investito.

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Esempio

Aprendo una posizione CFD su Eni con €1.000 e una leva di 5x, ottieni un’esposizione di €5.000.
Scenario di guadagno: se il titolo guadagna l’8%, il rendimento sull’intera posizione è di 8% × 5 = 40%, ovvero +€400 sul capitale investito (al netto di spread e altri costi).

Consiglio finale

Prima di effettuare qualsiasi investimento, è fondamentale confrontare le condizioni e le commissioni dei diversi broker regolamentati, considerando anche eventuali costi nascosti e la facilità d’uso della piattaforma. La scelta tra acquisto diretto e CFD dipende dagli obiettivi personali: se vuoi partecipare ai dividendi e detenere il titolo nel lungo termine, l’acquisto cash è ideale; se invece preferisci operare a breve termine sfruttando la leva, il trading CFD può offrirti maggiore flessibilità (a fronte di rischi più elevati). Scopri i broker disponibili tramite il comparatore dedicato poco più sotto in questa pagina.

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I nostri 7 consigli per acquistareazioni Eni

📊 Step📝 Suggerimento specifico per Eni
Analizza il mercatoValuta il trend rialzista attuale di Eni e studia andamento di prezzo, volumi di scambio e principali supporti e resistenze tecniche.
Scegli la piattaforma giustaUtilizza un intermediario affidabile che consenta l’accesso diretto alla Borsa Italiana e garantisca commissioni competitive sulle azioni Eni.
Definisci il tuo budgetDecidi in anticipo quanto investire, considerando la volatilità di Eni e sfruttando il rendimento del suo dividendo per ottimizzare il rischio.
Scegli la strategia giustaPer Eni, privilegia un orizzonte di medio-lungo periodo, sfruttando la distribuzione alta di dividendi e l’attuazione del piano strategico ESG.
Monitora news e risultatiTieni sempre d’occhio i trimestrali Eni e gli annunci su nuovi investimenti, partner strategici o aggiornamenti sulla transizione energetica.
Utilizza strumenti di gestione rischioProteggi il tuo investimento su Eni impostando stop-loss e target di profitto, considerando la sensibilità del titolo ai prezzi delle materie prime.
Vendi al momento opportunoConsidera la vendita parziale o totale vicino a resistenze tecniche o prima di eventi macroeconomici che potrebbero impattare il settore energia.
Passaggi e consigli specifici per investire in azioni Eni
Analizza il mercato
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Valuta il trend rialzista attuale di Eni e studia andamento di prezzo, volumi di scambio e principali supporti e resistenze tecniche.
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Passaggi e consigli specifici per investire in azioni Eni

Le ultime notizie su Eni

Eni si rafforza nella transizione energetica, avviato impianto SAF e investe su bioraffineria italiana.
Negli ultimi giorni, Eni ha inaugurato presso la bioraffineria di Gela un nuovo impianto per la produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF), con una capacità di 400 mila tonnellate l’anno. Questo sviluppo rafforza la posizione di Eni come leader della bioraffinazione in Italia e si inserisce nella strategia nazionale sull’energia sostenibile, rappresentando un passo significativo verso la transizione energetica e la riduzione delle emissioni nei trasporti, con potenziali ricadute occupazionali e di innovazione tecnologica sul territorio.

Annunciato aumento del dividendo e confermato buyback, attraente per investitori italiani.
Recentemente Eni ha approvato un aumento del dividendo del 5% a €1,05 per azione per il 2025 e ha confermato un robusto programma di riacquisto di azioni per 1,5 miliardi di euro. Queste decisioni sottolineano l’impegno dell’azienda verso la remunerazione degli azionisti, rendendo il titolo particolarmente interessante per gli investitori italiani, anche grazie a un rendimento da dividendo tra i più alti del FTSE MIB, attestato al 7,85% e all’eleggibilità per i Piano Individuale di Risparmio (PIR).

Performance finanziaria solida nel primo trimestre, trainata da E&P e business integrati.
I risultati del primo trimestre 2025 hanno evidenziato una buona resilienza operativa: il settore Exploration & Production ha offerto performance eccellenti, con utile operativo proforma in deciso aumento sequenziale e i business satellite come Enilive e Plenitude che hanno proseguito il loro percorso di crescita. Nonostante il calo dell’utile netto rispetto all’anno precedente a causa della debolezza dei prezzi del Brent, la struttura finanziaria resta solida, come dimostrato da una generazione di cassa consistente e l’obiettivo di ridurre il leverage a livelli storicamente bassi.

Trend tecnico costruttivo: corso sopra le medie mobili chiave e segnali positivi dal MACD.
Il titolo Eni sta vivendo una fase tecnica favorevole: il prezzo dell’azione (€12,43) si trova sopra tutte le principali medie mobili di breve e medio periodo, confermando la forza del trend rialzista avviato da fine 2024. L’RSI si mantiene su valori neutri (55), mentre il MACD segnala un miglioramento della fase positiva, con il titolo che si sta avvicinando alla resistenza di €12,80, livello da monitorare per la continuazione del movimento ascendente.

Rafforzamento dell’espansione internazionale e partnership strategiche a lungo termine.
Eni ha finalizzato nelle scorse settimane accordi chiave che rafforzano la rilevanza del gruppo sul piano internazionale, con benefici anche per l’Italia. In particolare, l’accordo con Cipro ed Egitto per lo sviluppo di riserve di gas destinate all’Europa e la creazione di una joint venture da 500 mila boe/g in Indonesia e Malesia con PETRONAS, consolidano la sicurezza energetica e la capacità di approvvigionamento per il mercato locale, contribuendo a diversificare ulteriormente le fonti e gli sbocchi commerciali strategici per il nostro Paese.

FAQ

Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Eni?

Eni attualmente distribuisce dividendi ai suoi azionisti. Il dividendo annunciato per il 2025 è di €1,05 per azione, in pagamento secondo il calendario abituale della società. Eni ha una politica di distribuzione generosa e in crescita, supportata da un piano di aumento progressivo nel tempo. Il rendimento storico risulta tra i più elevati del listino italiano, segnalando una forte attenzione alla remunerazione degli azionisti.

Quali sono le previsioni per l’azione Eni nel 2025, 2026 e 2027?

Sulla base dell’attuale prezzo di €12,43, le proiezioni indicano valori di €16,16 a fine 2025, €18,65 a fine 2026 e €24,86 a fine 2027. Queste stime riflettono lo scenario di crescita atteso per Eni, sostenuto da una strategia forte sulla transizione energetica e dal costante sviluppo internazionale. Il settore dell’energia integrata, inoltre, beneficia di un interessante momentum positivo grazie alle prospettive sulle rinnovabili e sulla decarbonizzazione.

Dovrei vendere le mie azioni Eni?

Considerando il posizionamento strategico di Eni, la sua storica stabilità e la crescita prevista nei settori energetici di nuova generazione, mantenere le azioni può essere una scelta da valutare attentamente. La società presenta fondamentali solidi, un modello di business resiliente e un interessante programma di distribuzione del valore per gli azionisti. Nel medio-lungo termine, il potenziale di Eni resta interessante anche grazie alle iniziative nella transizione ecologica.

Come vengono tassati i dividendi e le plusvalenze sulle azioni Eni in Italia?

Per gli investitori italiani, i dividendi Eni sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26%. Le plusvalenze sulle azioni sono anch’esse tassate al 26%, salvo che le azioni siano detenute in un regime di risparmio amministrato oppure in un Piano Individuale di Risparmio (PIR), che può fornire vantaggi fiscali se rispettate le condizioni e i limiti previsti dalla legge.

Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Eni?

Eni attualmente distribuisce dividendi ai suoi azionisti. Il dividendo annunciato per il 2025 è di €1,05 per azione, in pagamento secondo il calendario abituale della società. Eni ha una politica di distribuzione generosa e in crescita, supportata da un piano di aumento progressivo nel tempo. Il rendimento storico risulta tra i più elevati del listino italiano, segnalando una forte attenzione alla remunerazione degli azionisti.

Quali sono le previsioni per l’azione Eni nel 2025, 2026 e 2027?

Sulla base dell’attuale prezzo di €12,43, le proiezioni indicano valori di €16,16 a fine 2025, €18,65 a fine 2026 e €24,86 a fine 2027. Queste stime riflettono lo scenario di crescita atteso per Eni, sostenuto da una strategia forte sulla transizione energetica e dal costante sviluppo internazionale. Il settore dell’energia integrata, inoltre, beneficia di un interessante momentum positivo grazie alle prospettive sulle rinnovabili e sulla decarbonizzazione.

Dovrei vendere le mie azioni Eni?

Considerando il posizionamento strategico di Eni, la sua storica stabilità e la crescita prevista nei settori energetici di nuova generazione, mantenere le azioni può essere una scelta da valutare attentamente. La società presenta fondamentali solidi, un modello di business resiliente e un interessante programma di distribuzione del valore per gli azionisti. Nel medio-lungo termine, il potenziale di Eni resta interessante anche grazie alle iniziative nella transizione ecologica.

Come vengono tassati i dividendi e le plusvalenze sulle azioni Eni in Italia?

Per gli investitori italiani, i dividendi Eni sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26%. Le plusvalenze sulle azioni sono anch’esse tassate al 26%, salvo che le azioni siano detenute in un regime di risparmio amministrato oppure in un Piano Individuale di Risparmio (PIR), che può fornire vantaggi fiscali se rispettate le condizioni e i limiti previsti dalla legge.

P. Laurore
P. Laurore
Esperto di finanza
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Cofondatrice di HelloSafe e titolare di un master in finanza, Pauline ha una riconosciuta competenza in materia di finanza personale, che utilizza per aiutare gli utenti a comprendere meglio e ottimizzare le proprie scelte finanziarie. In HelloSafe, Pauline svolge un ruolo chiave nella progettazione di contenuti chiari ed educativi su risparmio, investimenti e finanza personale. Appassionata di educazione finanziaria, Pauline si impegna, con ogni contenuto che supervisiona, a fornire informazioni affidabili, trasparenti e imparziali per una gestione finanziaria indipendente e consapevole. A tal fine, ha testato oltre 100 piattaforme di trading per aiutare gli utenti di Internet a fare le scelte giuste.

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