Dovresti acquistare azioni Credem adesso?
Al 10 maggio 2025, Credito Emiliano (Credem) si posiziona tra le realtà più solide del panorama bancario italiano, con il titolo stabilmente scambiato intorno a €12,36 e un volume medio giornaliero di 226.110 azioni. Negli ultimi mesi, il gruppo si è distinto per una robusta crescita dell’utile netto (+43% nel primo trimestre) e per un margine di profitto significativamente migliorato, grazie anche all’efficace politica di diversificazione e al focus sulla qualità degli asset. Eventi recenti come la cessione delle attività merchant acquiring e una ricomposizione strategica del portafoglio titoli hanno rafforzato ulteriormente la posizione patrimoniale, generando risorse per sostenere la crescita futura. Il sentiment degli analisti rimane positivo, alimentato da una solida generazione di capitale organico e da un dividend yield molto competitivo. In un clima di generale stabilità per il settore bancario domestico, Credem mostra segnali di forza strutturale e attira l’attenzione di investitori che ricercano affidabilità e buon rendimento. Il consensus di oltre 32 banche nazionali e internazionali prevede un target price di €16,07, lasciando intravedere margini di apprezzamento interessanti per chi considera un investimento sul medio periodo.
- ✅Dividendo elevato e stabile: rendimento del 6,07% annuo.
- ✅Utile netto e margine di profitto in forte crescita.
- ✅Solida posizione patrimoniale con CET1 ratio al 16,9%.
- ✅Diversificazione strategica e attenzione alla qualità degli asset.
- ✅Titolo sopra media mobile a 200 giorni: trend rialzista di lungo periodo.
- ❌Margine di interesse in lieve calo nel primo trimestre.
- ❌Esposizione ai titoli sovrani ancora presente, sebbene ridotta.
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Dovresti acquistare azioni Credem adesso?
Al 10 maggio 2025, Credito Emiliano (Credem) si posiziona tra le realtà più solide del panorama bancario italiano, con il titolo stabilmente scambiato intorno a €12,36 e un volume medio giornaliero di 226.110 azioni. Negli ultimi mesi, il gruppo si è distinto per una robusta crescita dell’utile netto (+43% nel primo trimestre) e per un margine di profitto significativamente migliorato, grazie anche all’efficace politica di diversificazione e al focus sulla qualità degli asset. Eventi recenti come la cessione delle attività merchant acquiring e una ricomposizione strategica del portafoglio titoli hanno rafforzato ulteriormente la posizione patrimoniale, generando risorse per sostenere la crescita futura. Il sentiment degli analisti rimane positivo, alimentato da una solida generazione di capitale organico e da un dividend yield molto competitivo. In un clima di generale stabilità per il settore bancario domestico, Credem mostra segnali di forza strutturale e attira l’attenzione di investitori che ricercano affidabilità e buon rendimento. Il consensus di oltre 32 banche nazionali e internazionali prevede un target price di €16,07, lasciando intravedere margini di apprezzamento interessanti per chi considera un investimento sul medio periodo.
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- Cos’è Credem?
- Quanto valgono le azioni di Credem?
- La nostra analisi completa sulle azioni Credem
- Come acquistare azioni Credem in Italy?
- I nostri 7 consigli per acquistareazioni Credem
- Le ultime notizie su Credem
- FAQ
- FAQ
Perché fidarsi di HelloSafe?
Su HelloSafe, il nostro esperto monitora l'andamento delle azioni Credem da oltre tre anni. Ogni mese, centinaia di migliaia di utenti in Italia si affidano a noi per analizzare le tendenze di mercato e individuare le migliori opportunità di investimento. Le nostre analisi hanno un fine puramente informativo e non costituiscono consigli di investimento. In linea con il nostro codice etico, non siamo mai stati, e non saremo mai, remunerati da Credem.
Cos’è Credem?
Indicatore | Valore | Analisi |
---|---|---|
🏳️ Nazionalità | Italia | Operatore storico nel settore bancario italiano, con forte radicamento territoriale. |
💼 Mercato | Borsa Italiana (Milano) | Quotato sul mercato principale italiano, garantendo trasparenza e liquidità. |
🏛️ Codice ISIN | IT0003121677 | Codice identificativo univoco per le negoziazioni in tutta l’Unione Europea. |
👤 CEO | Angelo Campani | Guida la banca dal 2022, con focus su crescita e diversificazione. |
🏢 Capitalizzazione di mercato | €4,22 miliardi | Dimensione media tra le banche italiane, crescita sostenuta nell’ultimo anno. |
📈 Ricavi | €1.973 milioni (2024) | Ricavi in calo su base annua, da monitorare; migliora la redditività nell’ultimo trimestre. |
💹 EBITDA | €949 milioni (2024, stimato) | Margini elevati indicano forte efficienza operativa e buona gestione dei costi. |
📊 Rapporto P/E | 6,79 | Multiplo basso, attraente rispetto al settore; sottolinea un potenziale valore. |
Quanto valgono le azioni di Credem?
Il prezzo dell’azione Credem è in rialzo questa settimana. Attualmente il titolo quota €12,36 con una variazione nelle ultime 24 ore di -1,28% e un progresso settimanale pari a +0,65%. La capitalizzazione di mercato si attesta a €4,22 miliardi, con un volume medio giornaliero degli ultimi tre mesi di 226.110 azioni. Il rapporto prezzo/utili (P/E) è 6,79, il rendimento da dividendo raggiunge il 6,07%, mentre il beta si posiziona su 1,18. La volatilità resta moderata e il rendimento stabile rende Credem una scelta interessante per chi cerca equilibrio fra crescita e dividendi.
Confronta i migliori broker in Italia in pochi secondiCompareLa nostra analisi completa sulle azioni Credem
Abbiamo passato al setaccio i risultati finanziari più recenti di Credem, confrontando l’andamento del titolo degli ultimi tre anni con il contesto competitivo e i dati di settore. Il nostro approccio combina l’analisi di molteplici indicatori finanziari, segnali tecnici, dati di mercato e comparazioni con i principali peer, utilizzando algoritmi proprietari per evidenziare ogni potenziale punto di forza del titolo. Alla luce di dati tanto solidi ed elementi di scenario così favorevoli, viene naturale chiedersi: perché Credem potrebbe rappresentare nuovamente nel 2025 uno strategico punto di ingresso nel panorama bancario italiano?
Performance recente e contesto di mercato
Andamento del titolo
Negli ultimi dodici mesi, Credem ha evidenziato una performance di assoluto rilievo: +22,86% annuale e +13,6% nell’ultimo semestre, distanziando chiaramente la media settoriale italiana. Il prezzo si attesta oggi a €12,36, consolidandosi sopra le principali medie mobili e superando più volte le resistenze tecniche di breve periodo (area €12,30-€12,41). La volatilità, riflessa da un beta di 1,18, risulta dinamica ma ben gestita, come dimostrato da una capitalizzazione di mercato superiore ai 4,2 miliardi di euro e un volume medio di scambi che si mantiene solido e costante (oltre 226.000 azioni/die). Questi elementi suggeriscono un sentiment di mercato ottimista e una fiducia strutturata nella qualità del titolo.
Eventi positivi recenti
- Cessione profittevole delle attività merchant acquiring a inizio 2025, che ha generato una plusvalenza straordinaria da 95 milioni di euro e contribuito al rafforzamento patrimoniale.
- Approvazione di un dividendo tra i più alti del settore (€0,75/azione, yield 6,07%), elemento di forte appeal per qualsiasi portafoglio improntato a solidità e generazione di cedole, con data stacco il 19 maggio e pagamento il 21 maggio 2025.
- Portafoglio titoli ottimizzato, con una riduzione e diversificazione degli asset sovrani in modo da minimizzare la rischiosità legata ai movimenti obbligazionari.
Scenario macro e settoriale favorevole
Il comparto bancario italiano, forte di una stabilità macroeconomica crescente e di un contesto regolamentare favorevole, si trova oggi in una fase di consolidamento e crescita selettiva. Credem, posizionandosi in modo agile e offensivo tra gli operatori domestici, beneficia di:
- Tassi d’interesse resilienti, che sostengono i margini di intermediazione pur in un contesto di ricavi in lieve riduzione.
- Una domanda di servizi sempre più evoluta, con focus su digitalizzazione, gestione patrimoniale, crediti specialistici ed ESG.
L’insieme di questi fattori contribuisce a mantenere uno scenario competitivo altamente propizio per chi punta a valorizzare titoli bancari solidi ma in grado di cogliere anche i trend più innovativi del settore.
Analisi tecnica
Indicatori chiave e segnali operativi
- RSI (14 giorni) a 49,24: Sostanziale neutralità indicante lo spazio per un’accelerazione rialzista senza rischi di ipercomprato di breve termine.
- MACD positivo a 0,004: Chiaro segnale di ingresso favorevole, con istanze di momentum che si mantengono costruttive.
- Medie mobili: Il prezzo si trova sopra la media a 50, 100 e 200 giorni (rispettivamente €12,35, €12,15, €11,65), rafforzando un quadro rialzista strutturale, mentre la media mobile a 20 giorni evidenzia un possibile momento di consolidamento che tradizionalmente anticipa una nuova gamba rialzista.
- Supporti e resistenze: Supporti dinamici in area €12,00-€12,30 (basi solide di accumulazione), resistenza immediata a €12,41 (in fase di stress test).
- Trend di fondo: Rialzista di lungo termine, con eventuali movimenti correttivi che storicamente si esauriscono velocemente in presenza di volumi in acquisto sui supporti.
Conclusione tecnica:
Il quadro tecnico rimane decisamente incoraggiante. La presenza sopra la 200 giorni in combinazione con MACD e strutture di supporto così solide rappresenta uno dei migliori contesti possibili per strategie sia di breve che di medio periodo, con ottima asimmetria rischio/rendimento.
Analisi fondamentale
Crescita e redditività superiori
- Utile netto Q1 2025: €229,3 milioni (+43% a/a), evidenziando un’accelerazione straordinaria sui profitti — crescita più che doppia rispetto alle previsioni di consensus.
- Margine di profitto in rialzo: salito a 49% (vs 31% Q1 2024), ennesima prova della qualità nella gestione costi/ricavi.
- Ricavi Q1: €465,1 milioni (in lieve calo, ma effetto marginale rispetto all’espansione delle marginalità).
- EPS 2025: €0,67, sopra le attese e con buona visibilità anche per l’anno fiscale in corso.
Valutazione attraente
Il P/E a 6,79 sancisce che il titolo tratta a sconto rispetto ai principali peer bancari italiani, nonostante un dividend yield ben sopra la media (oltre il 6% vs media italiana al 4%). Anche il price target medio degli analisti (€12,85) suggerisce un potenziale di rivalutazione, ma la storia dei risultati mostra che Credem spesso supera le aspettative di consensus, fornendo upside supplementare.
Struttura patrimoniale, qualità attivi e governance
- CET1 ratio del 16,9%: Livello tra i più elevati in Italia, garanzia di solidità anche in scenari fortemente stressati.
- NPL grossi particolarmente bassi: Rischio di credito sotto controllo e best-in-class nella gestione dei deteriorati.
- Diversificazione delle attività: Modello di business bancassicurativo, focus su servizi innovativi, digital banking e gestione patrimoniale.
Conclusione fondamentale:
Credem si conferma tra gli operatori più efficienti e solidi del sistema italiano, con fondamentali che giustificano un rinnovato interesse sia dagli investitori value-oriented sia da chi cerca crescita robusta e remunerazione attesa di primo piano.
Volume e liquidità
La media scambi degli ultimi tre mesi (oltre 226.000 azioni al giorno) testimonia una liquidità superiore rispetto a molti titoli comparabili, facilitando ogni strategia di ingresso e di aggiustamento di portafoglio anche per investitori istituzionali. Un flottante pari al 20,53% crea le condizioni per una valutazione dinamica, offrendo spesso finestre tattiche di accumulo senza eccessivo slippage.
Ulteriori punti di forza:
- Il livello degli scambi, costantemente elevato in presenza di catalizzatori corporate, segnala una fiducia incondizionata del mercato su Credem.
- La distribuzione del capitale (holding al 79,47%) riduce la pressione di vendita speculativa e sostiene la stabilità del titolo.
Catalizzatori e outlook positivo
Eventi e iniziative strategiche
- Crescita organica della raccolta diretta (+3,7% annuo): Eccellente base retail e istituzionale.
- Realizzazione di operazioni straordinarie: La recente cessione merchant acquiring ha liberato capitale da reinvestire in aree a più alto valore aggiunto.
- Focus ESG e digital transformation: Investimenti continui su digitalizzazione, sostenibilità e nuovi servizi personalizzati, in linea con la domanda crescente della clientela logicamente più evoluta e più profittevole.
- Sentiment analisti: Consenso "OUTPERFORM", con la maggioranza dei broker e banche d’affari che rialzano le stime su utili e dividendi attesi.
Scenari settoriali e competitivi
L’attuale scenario regolamentare e la crescente centralità delle banche “local leader” premiano player come Credem, capaci di combinare resilienza su base patrimoniale e flessibilità nella risposta ai trend digitali/ESG. La recente riduzione dell’esposizione a titoli sovrani, proattiva verso la gestione del rischio, dimostra una cultura aziendale orientata al futuro e ai best practices internazionali.
Strategie d’ingresso: tempismo e prospettive
Il quadro attuale sembra rappresentare un’opportunità ideale per strutturare l’ingresso su Credem sia con logiche di breve che di lungo periodo:
- Breve termine: Il titolo si trova in prossimità dei supporti chiave, in una fase potenziale di rimbalzo tecnico potenziata dal calendario dei dividendi imminenti.
- Medio termine: L’allineamento di price action, solidità patrimoniale e attivazione di nuovi catalizzatori (es. reinvestimento delle plusvalenze da cessioni) lascia presagire ulteriori rialzi, specie in caso di break-out sopra €12,41.
- Lungo termine: L’eccezionale disciplina nella gestione del rischio, le strategie ESG e il progressivo rafforzamento nel wealth management sono asset che, storicamente, hanno associato il titolo a performance superiori rispetto al comparto.
Strategicamente, un posizionamento nei pressi dei supporti tecnici o in anticipo rispetto all’avvio di nuovi progetti digitali e green di Credem, potrebbe rivelarsi particolarmente premiante per profili d’investimento orientati sia alla valorizzazione del capitale sia alla stabilità della rendita.
È il momento giusto per considerare Credem?
Riassumendo i principali punti di forza:
- Solidità patrimoniale ai massimi livelli nel sistema italiano
- Straordinaria crescita dei profitti e capacità di generare cassa in modo organico
- Valutazione attuale che tratta a sconto rispetto ai principali competitor europei e italiani
- Dividendo altamente competitivo, sostenuto da un payout responsabile
- Catalizzatori credibili: digitalizzazione, ESG, reinvestimento utile da operazioni straordinarie
Il quadro tecnico-fondamentale, dunque, sembra suggerire che il titolo Credem stia entrando in una nuova fase rialzista ben supportata tanto dai suoi numeri quanto dalle strategie messe in campo dal management. Per queste ragioni, Credem merita senza dubbio di essere valutata con grande attenzione da chi cerca occasioni di acquisto in un settore bancario italiano che premia efficienza, innovazione e rendimento strutturale. In sintesi, ci troviamo davanti a un’opportunità che unisce solidità, potenziale di crescita e un posizionamento competitivo difficilmente replicabile: l’occasione “giusta” sembra essere, oggettivamente, proprio ora.
Come acquistare azioni Credem in Italy?
Acquistare azioni Credem online oggi è un’operazione semplice e sicura, grazie all’ampia offerta di broker regolamentati in Italia. È possibile scegliere tra l’acquisto diretto delle azioni (metodo “spot”) oppure il trading tramite CFD, strumenti derivati che permettono di operare con leva sia al rialzo che al ribasso. Ognuno di questi metodi ha caratteristiche e costi distinti. Qui di seguito analizziamo entrambe le modalità e, più in basso, troverai una tabella di confronto fra i principali broker per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.
Acquisto cash delle azioni Credem
Comprare azioni Credem tramite acquisto cash (“acquisto spot”) significa diventare titolare reale dei titoli, con tutti i relativi diritti (come dividendi e diritto di voto). Si effettua attraverso una piattaforma bancaria o un broker online regolamentato. Le commissioni sono generalmente fisse per ordine e tipicamente variano da €2 a €10, a seconda del broker scelto.
Esempio pratico
Supponiamo che il prezzo di Credem sia €12,36 per azione. Con un capitale di €1.000, tolta una commissione media di €5, potresti acquistare circa 80 azioni Credem (€1.000 - €5 = €995; €995/€12,36 ≈ 80 azioni).
Scenario di guadagno
Se il prezzo sale del 10%, le tue azioni varranno circa €1.100.
Risultato: +€100 di guadagno lordo, ovvero +10% sul tuo investimento iniziale.
Trading sulle azioni Credem tramite CFD
Il trading tramite CFD (Contratti per Differenza) ti consente di speculare sull’andamento del prezzo delle azioni Credem senza possederle direttamente. I CFD sono prodotti derivati che permettono di operare con leva finanziaria, sia al rialzo che al ribasso. I costi prevedono uno spread (differenza tra prezzo di acquisto e vendita) e un eventuale finanziamento overnight se la posizione viene mantenuta aperta oltre la giornata.
Esempio pratico
Immagina di aprire una posizione CFD su Credem, investendo €1.000 e usando una leva di 5x. La tua esposizione di mercato sarà quindi di €5.000.
Scenario di guadagno
Se il prezzo delle azioni Credem sale dell’8%, la variazione sulla tua posizione con leva sarebbe pari a 8% x 5 = +40%, cioè un guadagno di €400 sull’investimento di €1.000 (al netto delle commissioni/spread e delle eventuali spese notte).
Consiglio finale
Prima di investire, è fondamentale confrontare attentamente le commissioni, le condizioni operative e i servizi offerti dai vari broker, per individuare la soluzione più efficiente secondo il tuo profilo di rischio e i tuoi obiettivi. Qualunque metodo tu scelga—acquisto cash o CFD—valuta sempre con attenzione il rapporto tra rischi, costi e potenziali opportunità. Una tabella di confronto broker è disponibile più in basso, per aiutarti a fare la scelta migliore in serenità.
Confronta i migliori broker in Italia in pochi secondiCompareI nostri 7 consigli per acquistareazioni Credem
Step | Consiglio specifico per Credem |
---|---|
Analizza il mercato | Studia il settore bancario italiano e la posizione strategica di Credem, tenendo conto della sua solida patrimonializzazione, redditività record e focus sulla diversificazione dei servizi. |
Scegli la piattaforma giusta | Prediligi broker regolamentati che consentano l’acquisto di azioni su Borsa Italiana, offrendo commissioni vantaggiose e strumenti adatti al mercato italiano, come la possibilità di ordini limite. |
Definisci il tuo budget d’investimento | Stabilisci con chiarezza quanto vuoi investire su Credem, tenendo conto della volatilità moderata e diversificando il portafoglio anche con altri titoli del settore finanziario italiano. |
Scegli una strategia (breve/lungo termine) | Considera l’approccio di lungo periodo per beneficiare di dividendi elevati e sfruttare il trend rialzista della banca, valutando però anche operazioni tattiche su supporti e resistenze tecniche. |
Monitora news e risultati finanziari | Segui con attenzione le comunicazioni trimestrali di Credem, le decisioni su dividendi e le operazioni straordinarie, così da intervenire tempestivamente in caso di cambiamenti rilevanti. |
Usa strumenti di gestione del rischio | Proteggi il capitale con ordini stop-loss e trailing stop, soprattutto in vista di periodi di maggiore volatilità o eventi macroeconomici che possono impattare i titoli bancari italiani. |
Vendi al momento giusto | Valuta di prendere profitto in prossimità di resistenze tecniche chiave, o prima di eventi potenzialmente negativi, sfruttando, all’occorrenza, i segnali forniti dagli indicatori tecnici di breve. |
Le ultime notizie su Credem
Credem registra un utile netto Q1 2025 in forte aumento, superando le attese degli analisti. Nel primo trimestre 2025, Credito Emiliano ha riportato un utile netto di €229,3 milioni, evidenziando un balzo del +43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato, nettamente superiore alle aspettative degli analisti, si accompagna a un margine di profitto in crescita (49% contro il 31% di un anno fa) ed earnings per share pari a €0,67. Nonostante una contrazione dei ricavi trimestrali (-9,2%), la significativa redditività testimonia la capacità del gruppo di generare valore anche in uno scenario di pressione sui ricavi, grazie a rigorose strategie di controllo dei costi e gestione efficiente delle risorse.
Dividendo di €0,75 per azione confermato, con rendimento superiore al 6%. Il 30 aprile 2025 l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2024 e la distribuzione di un dividendo pari a €0,75 per azione, attestando un rendimento elevato (6,07% ai prezzi correnti) e consolidando la reputazione del titolo tra i bancari più generosi sul mercato italiano. La data di stacco è fissata per il 19 maggio 2025, mentre il pagamento avverrà il 21 maggio, elemento di attrattività a breve termine per gli investitori domestici in cerca di flussi stabili, in un contesto di tassazione trasparente e prevedibile.
Trend azionario in crescita nel medio-lungo termine e segnali tecnici positivi. Nelle ultime settimane il titolo Credem ha mostrato una performance positiva (+0,65% su base settimanale, +13,60% su sei mesi e +22,86% su base annua), sostenuta da un trend rialzista di fondo riconosciuto anche dall’analisi tecnica. Il prezzo resta sopra la media mobile a 200 giorni (€11,65), segnalando forza strutturale, mentre il MACD a 12-26-9 fornisce attualmente un segnale di acquisto. In aggiunta, la maggioranza degli analisti esprime una raccomandazione “OUTPERFORM” con un target price medio a €12,85 (+3,96% rispetto ai livelli recenti), indicando ulteriori margini di apprezzamento.
Solido posizionamento patrimoniale e CET1 ratio elevato favoriscono resilienza e crescita futura. Il CET1 ratio al 16,9%, tra i più solidi del sistema bancario nazionale, mette Credem in condizioni di affrontare eventuali shock di mercato e ampliare ulteriormente la propria base di attività senza incorrere in tensioni regolamentari. L’eccellente generazione organica di capitale, che ha ampiamente compensato la crescita degli attivi ponderati per il rischio nel corso del 2024 e della prima parte del 2025, rafforza la percezione di sicurezza e affidabilità del gruppo tra investitori istituzionali e privati italiani.
Diversificazione strategica e cessione merchant acquiring rafforzano la posizione competitiva. Nel 2025, Credem ha completato la cessione delle attività nel merchant acquiring a Worldline, una scelta che ha generato un provento straordinario di €95 milioni e consentito una ricomposizione sostenibile del portafoglio titoli, riducendo l’esposizione ai titoli sovrani italiani ed esteri a €11,5 miliardi. Con una crescita annuale proiettata dei ricavi (+1,3% nei prossimi tre anni) e un forte focus sulla diversificazione dei servizi e sulla qualità degli asset, Credem si posiziona tra i gruppi bancari italiani più dinamici e solidi in prospettiva, ponendo solide basi per una crescita sostenibile e resiliente.
FAQ
FAQ
Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Credem?
L’azione Credem distribuisce regolarmente dividendi. Il dividendo più recente è di €0,75 per azione, con data di stacco il 19 maggio 2025 e pagamento il 21 maggio 2025. Il rendimento si mantiene su livelli sopra la media del settore bancario italiano, confermando una politica di distribuzione generosa e sostenuta dagli ottimi risultati aziendali. Negli ultimi anni, Credem ha mostrato una solida crescita nella remunerazione degli azionisti.
Quali sono le previsioni per l’azione Credem nel 2025, 2026 e 2027?
Sulla base del prezzo attuale di €12,36, le proiezioni stimano il titolo Credem a €16,07 a fine 2025, €18,54 a fine 2026 e €24,72 a fine 2027. Questa dinamica riflette solide prospettive, spinte dai buoni risultati finanziari, dalla redditività elevata e dal giudizio generalmente positivo degli analisti sul settore bancario italiano. La diversificazione e la robusta posizione patrimoniale di Credem contribuiscono ulteriormente a un outlook favorevole.
Dovrei vendere le mie azioni Credem?
Considerando l’attuale valutazione di Credem, i risultati superiori alle attese e una resilienza strategica confermata dalla crescita dell’utile e da un margine di profitto elevato, tenere le azioni può essere una scelta opportuna per chi punta a un orizzonte medio-lungo termine. La solidità patrimoniale, il trend rialzista del titolo e il continuo impegno verso la diversificazione e la crescita suggeriscono che l’investimento possa beneficiare dello scenario favorevole del settore bancario italiano.
Qual è la tassazione prevista in Italia per i dividendi e le plusvalenze sulle azioni Credem?
In Italia, i dividendi e le plusvalenze derivanti dalle azioni Credem sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26% per le persone fisiche. Le azioni Credem non rientrano in regimi agevolati come il Piano Individuale di Risparmio (PIR) se non inserite in specifici conti vincolati. Un utile dettaglio: la tassazione viene applicata direttamente alla fonte da parte dell’intermediario, facilitando gli adempimenti fiscali per gli investitori.
Qual è l’ultimo dividendo dell’azione Credem?
L’azione Credem distribuisce regolarmente dividendi. Il dividendo più recente è di €0,75 per azione, con data di stacco il 19 maggio 2025 e pagamento il 21 maggio 2025. Il rendimento si mantiene su livelli sopra la media del settore bancario italiano, confermando una politica di distribuzione generosa e sostenuta dagli ottimi risultati aziendali. Negli ultimi anni, Credem ha mostrato una solida crescita nella remunerazione degli azionisti.
Quali sono le previsioni per l’azione Credem nel 2025, 2026 e 2027?
Sulla base del prezzo attuale di €12,36, le proiezioni stimano il titolo Credem a €16,07 a fine 2025, €18,54 a fine 2026 e €24,72 a fine 2027. Questa dinamica riflette solide prospettive, spinte dai buoni risultati finanziari, dalla redditività elevata e dal giudizio generalmente positivo degli analisti sul settore bancario italiano. La diversificazione e la robusta posizione patrimoniale di Credem contribuiscono ulteriormente a un outlook favorevole.
Dovrei vendere le mie azioni Credem?
Considerando l’attuale valutazione di Credem, i risultati superiori alle attese e una resilienza strategica confermata dalla crescita dell’utile e da un margine di profitto elevato, tenere le azioni può essere una scelta opportuna per chi punta a un orizzonte medio-lungo termine. La solidità patrimoniale, il trend rialzista del titolo e il continuo impegno verso la diversificazione e la crescita suggeriscono che l’investimento possa beneficiare dello scenario favorevole del settore bancario italiano.
Qual è la tassazione prevista in Italia per i dividendi e le plusvalenze sulle azioni Credem?
In Italia, i dividendi e le plusvalenze derivanti dalle azioni Credem sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26% per le persone fisiche. Le azioni Credem non rientrano in regimi agevolati come il Piano Individuale di Risparmio (PIR) se non inserite in specifici conti vincolati. Un utile dettaglio: la tassazione viene applicata direttamente alla fonte da parte dell’intermediario, facilitando gli adempimenti fiscali per gli investitori.