Perché il momento giusto per iniziare un PAC è… oggi

Spesso ci diciamo: “Lo farò domani, quando avrò più tempo o più soldi da parte”. Ma in finanza il tempo è una risorsa che non si recupera. Avviare un piano di accumulo (PAC) presto fa davvero la differenza. La buona notizia? Non è mai “troppo tardi”: anche chi parte a 35 o 50 anni può trarne vantaggio, con alcune strategie mirate.

In questo articolo vedremo cos’è un PAC, come funziona e perché è uno degli strumenti più semplici e intelligenti per costruire un capitale nel tempo.

Cos’è un PAC in parole semplici

Un piano di accumulo è un programma di risparmio periodico: versi ogni mese una somma fissa (es. 100 €) in un fondo, un ETF o una polizza. Con questi soldi compri quote a prezzi diversi nel tempo: a volte più care, a volte più economiche.

Questo meccanismo si chiama costo medio e serve a ridurre il rischio di “entrare al massimo” del mercato. In pratica, invece di preoccuparti se oggi la Borsa sale o scende, investi sempre la stessa cifra, con disciplina automatica.

Perché partire presto conviene

Il grande alleato di chi inizia presto è l’interesse composto. Significa che i rendimenti generano a loro volta altri rendimenti, e così via. Più tempo hai, più l’effetto “palla di neve” diventa potente.

Un esempio semplice:

Non è magia: è la forza del tempo che moltiplica anche piccoli versamenti, come rinunciare a una pizza a settimana.

E se inizi a 35 o 50 anni?

Molti pensano: “Ormai è tardi, non vale la pena”. In realtà non è così. Certo, avrai meno tempo davanti, ma puoi comunque:

In poche parole: meglio tardi che mai, perché ogni anno di attesa è un anno perso di crescita.

Mini-metodo per decidere quando e quanto iniziare

Ecco una guida pratica in 5 passi:

  1. Fondo d’emergenza: prima metti da parte 3–6 mensilità sul conto corrente.
  2. Definisci l’obiettivo: casa, pensione, studi dei figli… più chiaro è, meglio funziona il PAC.
  3. Calcola il budget: con la regola 50/30/20, dedica almeno il 20 % del reddito al risparmio.
  4. Scegli piattaforme low-cost: attiva un addebito automatico, così il risparmio diventa un’abitudine.
  5. Rivedi ogni anno: se il reddito cresce, alza la rata per accelerare i risultati.

Un esempio: un giovane con 1.500 € di stipendio potrebbe iniziare con 100 € al mese; un quarantenne con reddito più alto può destinare 200–300 € senza compromettere il bilancio familiare.

Errori da evitare

Molti interrompono il PAC proprio quando il mercato scende. In realtà quello è il momento in cui compri quote “in saldo”!

Ecco tre errori tipici da non fare:

Mini-case study: Luca e Sara

Chi vince? Dipende dal punto di vista: Luca, con uno sforzo molto minore, ha costruito un capitale significativo. Sara, pur mettendo più del triplo ogni mese, ha sfruttato meno tempo.

La morale: il tempo è una risorsa che vale più del denaro.

Conclusione: il momento migliore è adesso

Che tu abbia 25, 35 o 50 anni, avviare un PAC significa darsi un metodo di investimento a lungo termine, semplice e automatico. Non serve indovinare il momento giusto del mercato: serve solo costanza.

Se vuoi un esempio concreto di come iniziare, puoi valutare il piano di accumulo Moneyfarm, una soluzione pensata proprio per chi cerca un approccio graduale, diversificato e flessibile.

In finanza il tempo è davvero insostituibile: il modo migliore per non perderlo è cominciare oggi.