[HelloSafe Safety Index] La mappa dei paesi meno sicuri al mondo per viaggiare nel 2025
La sicurezza di un paese e il sentimento di sicurezza sono spesso criteri essenziali per i viaggiatori internazionali. Basandosi su numerosi indicatori affidabili, HelloSafe pubblica il suo indice di sicurezza di viaggio nel 2025. Questo indice, valutato su 100, attribuisce 100 ai paesi meno sicuri e 0 ai più sicuri, offrendo così una chiara panoramica della situazione di sicurezza di ogni paese. Ecco i risultati, che a volte contraddicono le idee preconcette!
Livello di sicurezza
Buono a sapersi
L'HelloSafe Index è calcolato sulla base di un insieme di 35 criteri suddivisi nelle seguenti categorie: accadimento di catastrofi naturali, violenza nella società, coinvolgimento in conflitti armati (interni o esterni), infrastrutture sanitarie e militarizzazione (vedere la metodologia completa in fondo a questa pagina). L'indice finale è quindi il risultato della ponderazione di tutti questi criteri. Inoltre, è importante precisare che questo indice non ha lo scopo di riflettere l'attrattiva turistica di un paese, ma piuttosto un indice globale di sicurezza e protezione basato sul maggior numero possibile di criteri oggettivi.
Islanda, Singapore e Danimarca sono i 3 paesi più sicuri al mondo per viaggiare nel 2025
Secondo i dati compilati nel nostro indice, l'Islanda è attualmente il paese più sicuro al mondo, con un punteggio di 18,23 punti su 100, davanti a Singapore (19,99 punti) e alla Danimarca (20,05 punti). Inoltre, 12 dei 15 paesi più sicuri al mondo si trovano in Europa, tra cui la Svizzera (5° paese più sicuro al mondo con un indice di 20,51 punti). In questa top 15 troviamo il Bhutan (22,98 punti) e il Qatar (23,33 punti) che si impongono quindi come destinazioni molto sicure per i viaggiatori dal punto di vista della sicurezza.
Posizione | Paese | Indice di sicurezza |
---|---|---|
1 | Islanda | 18,23 |
2 | Singapore | 19,99 |
3 | Danimarca | 20,05 |
4 | Austria | 20,31 |
5 | Svizzera | 20,51 |
6 | Repubblica Ceca | 21,19 |
7 | Slovenia | 21,44 |
8 | Finlandia | 21,81 |
9 | Irlanda | 22,49 |
10 | Ungheria | 22,87 |
11 | Bhutan | 22,98 |
12 | Qatar | 23,33 |
13 | Slovacchia | 23,90 |
14 | Estonia | 24,63 |
15 | Portogallo | 25,01 |
Filippine, Colombia e Messico si affermano come i 3 paesi meno sicuri al mondo nel 2024
Tra i 15 paesi meno sicuri del pianeta, si trovano numerosi teatri di conflitto, sia vecchi che recenti, che spesso si sommano ad elevati rischi naturali. Le Filippine appaiono quindi in cima a questa classifica con un indice di 82,32 su 100, seguite da Colombia (79,21 punti) e Messico (78,42 punti), tre paesi che sperimentano una forte violenza all'interno della società. Anche lo Yemen o la Siria sono alle prese con gravi conflitti interni che compromettono la sicurezza. Da segnalare anche la presenza della Russia impegnata in un conflitto con l'Ucraina che sembra destinato a durare.
Posizione | Paesi | Indice di sicurezza |
---|---|---|
1 | Filippine | 82,32 |
2 | Colombia | 79,21 |
3 | Messico | 78,42 |
4 | India | 77,86 |
5 | Russia | 75,65 |
6 | Yemen | 74,60 |
7 | Indonesia | 72,94 |
8 | Somalia | 70,80 |
9 | Mozambico | 69,69 |
10 | Pakistan | 68,03 |
11 | Venezuela | 64,09 |
12 | Iran | 61,64 |
13 | Siria | 60,83 |
14 | Stati Uniti | 59,47 |
15 | Bangladesh | 58,86 |
La Francia classificata come il 4° paese europeo meno sicuro al mondo per viaggiare nel 2024
In generale, l'Europa è il continente più sicuro per i viaggiatori di tutto il mondo. Infatti, i paesi europei occupano 30 posizioni tra i 50 paesi più sicuri al mondo, tra cui la Svizzera (5° a livello mondiale e 4° a livello europeo con un indice di 20,51), i Paesi Bassi (20° e 17°, indice di 26,22) o ancora il Belgio (31° e 24°, indice di 28,31).
Da notare la cattiva posizione della Francia, solo 80esima a livello mondiale e 34esima a livello europeo con un punteggio di 36 punti. Una posizione che si spiega soprattutto con la minaccia terroristica, che rimane molto presente nel paese. In fondo alla classifica troviamo l'Ucraina e la Russia, minate dal conflitto che oppone questi due paesi dal 2022.
Posizione | Paese europeo | Indice di sicurezza |
---|---|---|
1 | Islanda | 18,23 punti |
2 | Danimarca | 20,05 punti |
3 | Austria | 20,31 punti |
4 | Svizzera | 20,51 punti |
5 | Repubblica Ceca | 21,19 punti |
6 | Slovenia | 21,44 punti |
7 | Finlandia | 21,81 punti |
8 | Irlanda | 22,49 punti |
9 | Ungheria | 22,87 punti |
10 | Slovacchia | 23,90 punti |
11 | Estonia | 24,63 punti |
12 | Portogallo | 25,01 punti |
13 | Norvegia | 25,56 punti |
14 | Germania | 25,70 punti |
15 | Lettonia | 25,86 punti |
16 | Croazia | 26,12 punti |
17 | Paesi Bassi | 26,22 punti |
18 | Macedonia del Nord | 26,23 punti |
19 | Bulgaria | 26,39 punti |
20 | Svezia | 26,47 pts |
21 | Lituania | 26,70 pts |
22 | Romania | 27,47 pts |
23 | Polonia | 28,20 pts |
24 | Belgio | 28,31 pts |
25 | Moldavia | 28,58 pts |
26 | Montenegro | 29,04 pts |
27 | Serbia | 29,72 pts |
28 | Bosnia ed Erzegovina | 30,24 pts |
29 | Regno Unito | 30,59 pts |
30 | Cipro | 31,41 pts |
31 | Albania | 31,95 pts |
32 | Spagna | 34,20 pts |
33 | Italia | 34,74 pts |
34 | Francia | 36 pts |
35 | Grecia | 36,56 pts |
36 | Ucraina | 48,42 pts |
37 | Russia | 75,65 pts |
Paraguay e Uruguay: i due paesi più sicuri dell'America Latina quest'anno
L'America Latina costituisce tradizionalmente una destinazione di viaggio esotica per i viaggiatori provenienti dall'Europa e dal Nord America. Tuttavia, i paesi che la compongono presentano situazioni di sicurezza molto contrastanti. Pertanto, il Paraguay, l'Uruguay, Trinidad e Tobago o anche la Bolivia godono di un indice di sicurezza piuttosto elevato per i viaggiatori. Al contrario, la Colombia, il Messico e il Venezuela sono tra i paesi latinoamericani più pericolosi. L'alto tasso di omicidi, la militarizzazione e gli sfollati interni sono tra le cause che giustificano questa cattiva posizione per questi paesi, nonostante il loro innegabile potenziale turistico.
Posizione | Paese dell'America Latina | Indice di sicurezza |
---|---|---|
1 | Paraguay | 29,95 pt |
2 | Uruguay | 31,19 pt |
3 | Trinidad e Tobago | 31,40 pt |
4 | Bolivia | 32,20 pt |
5 | Giamaica | 32,90 pt |
6 | Costa Rica | 38,42 pt |
7 | Cuba | 38,78 pt |
8 | Guyana | 39,62 pt |
9 | Cile | 42,18 pt |
10 | Argentina | 42,52 pt |
11 | Repubblica Dominicana | 43,06 pt |
12 | Guatemala | 43,38 pt |
13 | Haiti | 45,05 pt |
14 | Panama | 48,24 pt |
15 | El Salvador | 48,51 pt |
16 | Brasile | 50,07 pt |
17 | Honduras | 50,76 pt |
18 | Ecuador | 55,54 pt |
19 | Nicaragua | 56,48 pt |
20 | Perù | 58,15 punti |
21 | Venezuela | 64,09 punti |
22 | Messico | 78,42 punti |
23 | Colombia | 79,21 punti |
Filippine, India e Indonesia sono i paesi meno sicuri per viaggiare in Asia
Singapore si distingue in cima alla classifica con un indice notevole di 19,99 punti, che lo rende il secondo paese più sicuro al mondo. Al contrario, le Filippine chiudono la marcia con un indice di 82,32, mettendo in evidenza le sfide persistenti in materia di sicurezza nella regione. Questo contrasto sottolinea le disparità di sicurezza esistenti all'interno dell'Asia, dove alcuni paesi beneficiano di situazioni di sicurezza tranquille, mentre altri affrontano sfide più complesse in materia di sicurezza.
Classifica dei paesi più sicuri | Paese | Indice di sicurezza |
---|---|---|
1 | Singapore | 19,99 punti |
2 | Bhutan | 22,98 punti |
3 | Mongolia | 27,85 punti |
4 | Laos | 28,77 punti |
5 | Armenia | 30,76 punti |
6 | Kazakistan | 31,01 punti |
7 | Uzbekistan | 31,10 punti |
8 | Corea del Sud | 31,16 punti |
9 | Nepal | 31,83 punti |
10 | Turkmenistan | 31,97 punti |
11 | Azerbaigian | 32,54 punti |
12 | Kirghizistan | 33,18 punti |
13 | Tagikistan | 33,29 punti |
14 | Georgia | 33,97 punti |
15 | Timor Est | 34,36 punti |
16 | Malesia | 36,92 punti |
17 | Cambogia | 36,97 punti |
18 | Sri Lanka | 37,29 punti |
19 | Giappone | 41,63 punti |
20 | Vietnam | 51,33 pt |
21 | Thailandia | 52,39 pt |
22 | Afghanistan | 54,29 pt |
23 | Corea del Nord | 54,90 pt |
24 | Turchia | 57,86 pt |
25 | Cina | 58,05 pt |
26 | Bangladesh | 58,86 pt |
27 | Pakistan | 68,03 pt |
28 | Indonesia | 72,94 pt |
29 | India | 77,86 pt |
30 | Filippine | 82,32 pt |
Metodologie
L'HelloSafe Index è concepito per valutare la sicurezza globale dei paesi nel mondo attraverso un'analisi approfondita basata su un insieme di 35 criteri raggruppati in cinque categorie principali, i cui dati sono tratti da fonti ufficiali di riferimento, in particolare da varie agenzie dell'ONU (UNDP, OMS, UNODC, UNHCR, UNSD, FAO), dalla Banca Mondiale e da numerosi organismi di ricerca internazionali (IEP, EIU, IMDC, SIPRI, IISS, UCDP). Questi criteri coprono diversi aspetti della sicurezza, che vanno dai rischi ambientali agli aspetti sociali e politici, passando per il coinvolgimento in conflitti armati e la qualità delle infrastrutture sanitarie. Inoltre, l'HelloSafe Index è destinato ad essere aggiornato ogni anno. Se necessario, potranno essere apportate evoluzioni metodologiche all'insieme al fine di rendere l'indice sempre più vicino alla realtà della sicurezza di ogni paese. Ecco la lista delle 5 categorie di criteri ritenute per la realizzazione dell'HelloSafe Index:
1. Manifestarsi di catastrofi naturali: Questa categoria esamina la frequenza e la gravità delle catastrofi naturali come terremoti, tsunami e inondazioni, nonché i rischi legati al cambiamento climatico come l'innalzamento del livello del mare.
2. Violenza nella società: Questa sezione valuta i livelli di criminalità, violenza e instabilità politica all'interno della società. Prende in considerazione indicatori come i tassi di criminalità percepita, il numero di omicidi e l'impatto del terrorismo.
3. Coinvolgimento in conflitti armati interni o esterni: Questa categoria misura l'impegno dei paesi in conflitti armati, sia all'interno che all'esterno dei loro confini, e valuta le relazioni con i paesi vicini.
4. Infrastrutture sanitarie: Questa parte analizza la capacità dei sistemi sanitari dei paesi, comprese le infrastrutture ospedaliere, la spesa sanitaria pro capite e la disponibilità di personale medico.
5. Militarizzazione del paese: Infine, questa sezione esamina il grado di militarizzazione dei paesi, prendendo in considerazione le spese militari, la presenza di armi pesanti e nucleari, nonché la partecipazione alle missioni di pace internazionali.
Elenco dei 35 indicatori per categoria
Categoria 1: Insorgenza di catastrofi naturali (30 punti)
- Terremoti: Frequenza e magnitudo dei terremoti.
- Tsunami: Frequenza e impatto degli tsunami.
- Inondazioni costiere: Frequenza e gravità delle inondazioni che colpiscono le zone costiere.
- Inondazioni fluviali: Frequenza e gravità delle inondazioni che colpiscono le zone fluviali.
- Cicloni: Frequenza e impatto dei cicloni tropicali.
- Siccità: Durata e intensità dei periodi di siccità.
- Innalzamento del livello del mare: Potenziale impatto dell'innalzamento delle acque sulle popolazioni e le infrastrutture.
Categoria 2: Violenza nella società (20 punti)
- Livello di criminalità percepita nella società: Percezione generale della criminalità da parte degli abitanti.
- Numero di rifugiati e percentuale di sfollati interni nella popolazione del paese: Proporzione della popolazione che vive come rifugiati o sfollati interni.
- Instabilità politica: Livello di instabilità politica e di conflitti interni.
- Scala del terrore politico: Impatto e presenza del terrore politico.
- Impatto del terrorismo: Frequenza e gravità degli atti terroristici.
- Numero di omicidi ogni 100.000 abitanti: Tasso di omicidi rispetto alla popolazione.
- Livello di crimini violenti: Incidenza dei crimini violenti come aggressioni e rapine con violenza.
- Dimostrazioni di violenza: Frequenza delle manifestazioni violente e dei disordini civili.
- Numero di persone incarcerate ogni 100.000 abitanti: Tasso di incarcerazione.
- Numero di ufficiali di sicurezza e di polizia ogni 100.000 abitanti: Disponibilità delle forze dell'ordine per abitante.
- Facilità di accesso ad armi leggere o di piccolo calibro: Accessibilità delle armi per la popolazione.
Categoria 3: Coinvolgimento in conflitti armati interni o esterni (20 punti)
- Numero e durata dei conflitti interni: Frequenza e durata dei conflitti all'interno del paese.
- Numero di morti in conflitti esterni organizzati: Numero di decessi derivanti da conflitti militari che coinvolgono altre nazioni.
- Numero di morti in conflitti interni organizzati: Numero di decessi derivanti da conflitti armati interni.
- Numero, durata e ruolo nei conflitti esterni: Coinvolgimento in conflitti armati al di fuori dei confini nazionali.
- Intensità dei conflitti interni organizzati: Gravità e impatto dei conflitti armati interni.
- Relazioni con i paesi vicini: Livello di tensione o cooperazione con i paesi limitrofi.
Categoria 4: Infrastrutture sanitarie (20 punti)
- Capacità di assistenza sanitaria: Disponibilità e qualità dei servizi sanitari.
- Capacità del personale medico: Numero e qualità degli operatori sanitari.
- Capacità strutturali sanitarie: Stato e disponibilità delle infrastrutture sanitarie.
- Posti letto ospedalieri: Numero di posti letto disponibili negli ospedali per abitante.
- Spesa sanitaria pro capite: Budget stanziato per abitante per l'assistenza sanitaria.
Categoria 5: Militarizzazione del paese (10 punti)
- Percentuale della spesa militare nel PIL: Proporzione del PIL destinata alla spesa militare.
- Numero di personale delle forze armate ogni 100.000 abitanti: Numero di militari in servizio attivo per abitante.
- Volume dei trasferimenti di armi convenzionali importanti come destinatario (importazioni) ogni 100.000 abitanti: Quantità di armi importate.
- Volume dei trasferimenti di armi convenzionali importanti come fornitore (esportazioni) ogni 100.000 abitanti: Quantità di armi esportate.
- Contributo finanziario alle missioni di costruzione della pace dell'ONU: Livello di partecipazione finanziaria alle missioni di mantenimento della pace dell'ONU.
- Capacità nucleare e armi pesanti: Possesso e sviluppo di armi nucleari e di armi pesanti.
Questi indicatori permettono di tracciare un quadro dettagliato della sicurezza in ogni paese, tenendo conto di molteplici dimensioni essenziali per comprendere le minacce e le sfide che ogni nazione può affrontare.
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